Nuovo malore per Gregg Popovich, l’allenatore più vincente della NBA. Il 76enne coach dei San Antonio Spurs, già colpito da un ictus a novembre, si è sentito male mentre cenava in un ristorante della città texana. L’episodio si è verificato martedì sera, ora di San Antonio. Praticamente il mercoledì mattina in Italia, anche se è diventato di pubblico dominio soltanto successivamente, riportato dall’autorevole TMZ Sports, una sorta di “bibbia” del gossip sportivo negli Stati Uniti. Una testata qualificata e autorevole, almeno per i canoni americani.
- Coach Popovich, malore durante la cena a San Antonio
- La corsa in ospedale e le dimissioni: il tecnico è già a casa
- San Antonio Spurs e Gregg Popovich, valutazioni in corso
Coach Popovich, malore durante la cena a San Antonio
L’ex tecnico – tra gli altri – di Marco Belinelli stava consumando la sua cena in una braceria di San Antonio quando ha accusato un malore. Popovich, secondo quanto riportato da TMZ, era cosciente quando sono arrivati i soccorsi, subito allertati dopo che l’allenatore è svenuto. A quanto pare, l’esperto allenatore ha anche scambiato delle parole coi suoi soccorritori, che l’hanno caricato sul veicolo e condotto in ospedale per i controlli e l’assistenza del caso. Popovich, in ogni caso, non sarebbe mai stato in pericolo di vita.
La corsa in ospedale e le dimissioni: il tecnico è già a casa
La degenza del leggendario allenatore è durata poco. Come riferito da Espn, Popovich è già tornato a casa ed è in buone condizioni di salute. Lo spavento, però, non avrebbe lasciato indifferente la proprietà degli Spurs. Dopo l’incidente dello scorso autunno, il tecnico è stato sostituito in panchina dall’assistente Mitch Johnson, ufficialmente ad interim, in pratica per tutta la stagione che poi i texani, tra le cui fila milita il fenomeno Victor Wembanyama, hanno chiuso con un bilancio negativo di 34 vittorie e 48 sconfitte. Niente playoff. E forse, niente più panchine per Popovich.
San Antonio Spurs e Gregg Popovich, valutazioni in corso
Il tecnico, che in carriera ha vinto 1422 partite (nessuno come lui) e conquistato cinque titoli NBA, oltre a un oro olimpico alla guida del Dream Team a Tokyo, potrebbe essere “invitato” a smettere, nonostante egli stesso non intenda ancora andare in pensione. Difficile lasciare per un’icona del basket, che ha avuto a che fare con monumenti del calibro di Manu Ginobili o Tim Duncan e che è uno dei pochi che può permettersi di dare del tu a tutti, soprattutto agli avversari. “La speranza è che Popovich possa tornare a fare l’allenatore in futuro”, recitava un nota diffusa lo scorso febbraio dagli Spurs. Dopo quanto accaduto al ristorante, però, il futuro sembra meno roseo rispetto al preventibabile.