Anche i giornalisti tifano? Sì, non è un mistero. Avere una squadra del cuore non è un reato e in tanti confessano il proprio tifo solo a carriera ultimata (come fece il radiocronista Riccardo Cucchi che dichiarò la sua fede laziale solo appena andato in pensione e che successivamente svelò anche per chi tifavano alcuni suoi colleghi (ma solo quelli non più in attività) ma è lecito il tifo contro? Esiste? Secondo Fabio Ravezzani sì ed è anche acceso. Il giornalista di TeleLombardia attacca su twitter e – pur senza fare nomi ma sparando solo nel mucchio – scatena una polemica social.
Ravezzani attacca gli anti-juventini
Scrive Ravezzani: “Alcuni colleghi fanno dell’antijuventinismo militante una ragione professionale e quasi di vita. Vero, affermare che la Juve ha sempre torto porta un gran seguito, ma povero: quello di chi vuol sentirsi dire che il male è solo in un posto. Alla faccia della cultura sportiva”.
Polemica social dopo le parole di Ravezzani
Parole che hanno suscitato subito la polemica su twitter: “Chi non vede la sostanza merita l’apparenza” o anche: “C’è tanta tristezza e disagio nelle loro vite, dispiace”.
Tifosi spaccati, è vero anche il contrario
C’è chi nota: “Diciamo che è vero anche il contrario. Alcuni giornalisti, se non addirittura interi giornali/trasmissioni tv, fanno del leccaC… alla juve il principale scopo lavorativo. La beatificazione di Ronaldo è un chiaro esempio” o anche: ” Il compito del giornalista è essere obbiettivo. Ronaldo è un grande e merita attenzione. Mi prendi per i fondelli però se mi parli del suo primo vitello tonnato, campione di numero tiri in porta ed altre cose che son state scritte”,
Non mancano gli scontri: “Con i silenzi si è costruito calciopoli . Andrebbe messo in risalto invece quello che combina da 100 anni quella associazione a delinquere” e la pronta replica: “Tiri fuori prove, intercettazioni, conti bancari, transazioni, foto di incontri. Ah, le sue illazioni si basano sul niente?”. E infine la chiosa: “Sante parole. Lei, per correttezza professionale e per la sua gentilezza (che immagino perché non La conosco di persona), non fa nomi. Io li farei”.