Solo una settimana fa, Primoz Roglic era raggiante dopo aver vinto la cronometro individuale alla prima tappa del Giro dei Paesi Baschi. La sua eccitazione però, ci ha messo poco per svanire. Con l’andare del tempo e il passare dei giorni, il ciclista sloveno, non è più riuscito a ripetersi e ne tanto meno a mantenersi su standard elevati.
Tappa dopo tappa ha visto affievolirsi ogni residua speranza di vittoria, tanto che l’alfiere della Jumbo-Visma, trionfatore 12 mesi or sono, ha finito per cedere lo scettro. Il motivo risiede in un problema al ginocchio che pare abbastanza serio, tanto da non permettergli di pedalare con la consueta agilità.
Nelle prossime ore Roglic si sottoporrà ad alcuni esami strumentali che faranno luce sull’entità dell’infortunio che potrebbe precludere allo sloveno le due Classiche delle Ardenne in programma a breve. La Freccia-Vallone del 20 aprile e la Liegi-Bastogne-Liegi che si disputerà 4 giorni più tardi rappresentano tra l’altro, obiettivi di primo piano per Roglic: un problema in più anche per il team che rischia di perdere una freccia importante per il proprio arco.
“Onestamente non ero al top anche prima di iniziare il Giro dei Paesi Baschi. Non ero in formissima per via di questo muscolo dietro al ginocchio che al posto di migliorare è via via peggiorato. Faremo dei controlli approfonditi questa settimana per capire cosa sia per trattarlo nel migliore dei modi e non avere nuovi problemi”.
La trasferta basca si era aperta con un successo ma è terminata in calando, queste le sensazioni di Primoz Roglic: “Ero partito bene con la crono, poi però con il passare del tempo non ho avuto le gambe per stare dietro ai migliori. Ho dato tutto, ma è stata durissima. Peccato perché mi piace correre qui con l’entusiasmo della gente”.