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Parigi 2024, Irma Testa è già pronta: "Noi donne stiamo riscrivendo la storia". Poi la rivelazione su Tamberi

La fuoriclasse del pugilato al femminile si confessa a pochi giorni dalla partenza per Parigi: "Noi donne stiamo facendo grandi cose e puntiamo alle medaglie. E sogno di vedere la finale di Tamberi"

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Impossibile nascondersi quando si è Irma Testa. Che ha sdoganato uno dei principali tabù dello sport italiano, quello cioè che il pugilato sia affare solo dei colleghi maschi. Invece il movimento femminile negli ultimi tempi ha cominciato ad alzare la voce: saranno 5 le atlete italiane impegnate sul ring di Parigi, tutte più o meno convinte di poter ambire a una medaglia, ripensando al bronzo ottenuto proprio da Irma nel torneo olimpico di Tokyo. Adesso però l’asticella inevitabilmente s’è alzata, anche perché nel frattempo la fuoriclasse campana s’è messa al collo l’oro mondiale nella rassegna iridata di Nuova Delhi dello scorso anno, proponendosi come l’atleta da battere nella sua categoria di peso (57 kg).

Irma e il “girl power” nel pugilato italiano

Irma nella valigia che porterà con sé a Parigi ha messo un carico di belle speranze. E soprattutto la voglia di stupire il mondo intero, spingendosi dove nessun’altra pugile donna è mai arrivata. “Tutte assieme abbiamo fatto qualcosa di veramente grande, perché presentarci in 5 al torneo olimpico non è una cosa che accade tutti i giorni. Io, Giordana Sorrentino, Alessia Mesiano, Sirine Charaabi e Angela Carini abbiamo dimostrato che le donne possono brillare in questa disciplina e che il movimento femminile sta facendo passi da gigante.

Praticamente nelle ultime competizioni internazionali siamo sempre salite sul podio, e questo ha permesso a tante colleghe più giovani di essere a loro volta ispirate per alzare il proprio livello. Chiaro che le olimpiadi sono una competizione a parte, ma credo che ognuna di noi abbia le potenzialità per arrivare a medaglia”.

Il proposito parigino: “Voglio vedere la finale di Tamberi”

Di sicuro il potenziale da medaglia ce l’ha Testa, che proverà ad andare oltre il bronzo conquistato nella precedente rassegna a cinque cerchi. Un appuntamento che attende con ansia e trepidazione e che arriva anche dopo il coming out con il quale in un certo qual modo ha sdoganato anche un altro cliché del mondo sportivo. “Di omosessualità si parla sempre troppo poco nella nostra disciplina, anzi la cosa viene vista ancora come un’imperfezione e ai campioni si chiede sempre di essere perfetti.

Io penso semplicemente a essere me stessa: magari mi capiterà anche di innamorarmi di un uomo, ma non è quello il punto. Adesso però è giusto pensare solo al lato sportivo e al raggiungimento dell’obiettivo che mi sono prefissato, che è quello di conquistare una medaglia a Parigi. Poi un giorno spero di avere tempo anche per portare avanti altre “battaglie” fuori dal ring”.

Intanto alle olimpiadi Irma ammette che le piacerebbe tanto assistere anche a una gara in particolare: “Quella di salto in alto dove gareggerà Tamberi. Gimbo sta facendo la storia di questa disciplina, non solo in campo nazionale, e credo che nessuno al mondo vorrebbe perdere l’occasione di vederlo dal vivo”.

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