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Qatar 2022: Bufera su Infantino, il web indignato per il suo discorso

Il mondo condanna le parole dell'erede di Blatter nel giorno in cui in tv è andato in onda lo speciale "Chi ha venduto la coppa del Mondo?"

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Ha avuto un buon indice di ascolto lo speciale “Chi ha venduto la coppa del Mondo?”, trasmesso ieri sera da Nove tv ed in cui viene messo il dito su tutti gli scandali che hanno portato all’assegnazione dei Mondiali al Qatar, tra mazzette e favoritismi e sulle malefatte dell’ex presidente della Fifa, Joseph Blatter. La coincidenza è stata che la trasmissione è andata in onda proprio nel giorno del discorso inaugurale dei Mondiali di Infantino. L’erede di Blatter.

Mondiali, Infantino si sente gay, arabo, migrante e disabile

Nel tentativo di rispondere alle tante critiche che si sono levate contro Qatar 2022 Infantino ha detto: “Quello che sta accadendo in questo momento è profondamente, ingiusto. Le critiche al Mondiale sono ipocrite. Per quello che noi europei abbiamo fatto negli ultimi 3000 anni dovremmo scusarci per i prossimi 3000 anni, prima di dare lezioni morali agli altri. Queste lezioni morali sono solo ipocrisia».

«Io mi sento gay, arabo, migrante e disabile oggi. So cosa significa essere discriminati, essere vittima di bullismo. Da bambino venivo preso di mira perché avevo i capelli rossi e le lentiggini, inoltre ero italiano, quindi immaginate. Birra vietata? Personalmente penso che i tifosi possono sopravvivere senza bere birra per tre ore. In Francia come Spagna o in Scozia».

Mondiali, tutti i media bocciano Infantino

Parole che sono state bocciate da tutti i media europei e non solo. Il Giornale, preso come uno dei tantissimi esempi, scrive: “Facile parlare così, per uno che vive in Svizzera ed ha doppio passaporto. Ma vallo a dire, scrive il quotidiano, ai 6500 poveri “disgraziati” morti per tirar su stadi e hotel, a tutti i lavoratori che, per la legge della «kafala» in vigore negli Emirati Arabi, sono costretti a consegnare il passaporto ai propri datori di lavoro accettando così di diventare schiavi e di non poter neppure tornare liberamente nel proprio Paese di provenienza.

Infantino ha detto anche che il Qatar «diventerà un esempio di integrazione, come la Svizzera», trascurando quelli che non sono esattamente dei dettagli. Innanzitutto la fede wahabita dei qatarioti, la versione più intollerante dell’Islam. “Una fede che non prevede leggi diverse da una «sharia» applicata con un’intransigenza capace d’ispirare persino i terroristi dell’Isis”.

Mondiali, la rabbia del web su Infantino

Fioccano le reazioni sui social: “Quindi stando al ragionamento di Infantino non potremmo nemmeno condannare la Russia per aver invaso l’Ucraina perché l’occidente ha invaso e sottomesso altri popoli per 3000 anni. È così?”, oppure: “Uomini viscidi che si adattano come i camaleonti per succhiar soldi. Delle migliaia di morti e uomini per la costruzione stadi di questo schifo di mondiale in cui si ostenta ricchezza fino allo sfinimento in barba allo sfruttamento umano, niente da dire ?”

C’è chi scrive: “L’unica ipocrisia che invece vedo è quella della FIFA che difende l’indifendibile e non accenna all’unico motivo per cui i Mondiali2022 si giocano in Qatar: i soldi. Lezioni da Infantino anche no…restituisci le mazzette che hai preso, dimettiti dal mondo e sparisci..” e poi: “Facile sentirsi solo oggi uno di loro, senza aver vigilato su come gli stadi fossero costruiti con sfruttamento alla morte di migranti” e infine: “perché a dar lezioni di morale nel mondo non sono mai accreditati i poveri cristi e la gente che soffre veramente ma sempre e solo dei personaggi grotteschi con lo stipendio a sette cifre mensili ??”.

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