Le due iconiche istantanee iridate di Luis Suarez sono il fallo di mano con cui al Ghana fu impedito l’accesso alla semifinale di Sudafrica 2010 e il morso a Giorgio Chiellini nell’ultima partita degli Azzurri ai Mondiali, era Brasile 2014.
Il 35 di Salto, che ha fatto fuoco e fiamme con Ajax, Liverpool, Barcellona e Atletico Madrid, si è così espresso alla vigilia di un altro (e altrettanto decisivo) Ghana-Uruguay: “Forse i giocatori che parlano di rivincita avevano allora otto anni e neppure se la ricordano, o magari l’hanno vista in foto. L’altro giorno siamo andati a giocare contro il Portogallo e nessuno ha parlato di rivincita, perché li abbiamo eliminati a Russia 2018. Non puoi convivere con le cose del passato nello sport e pensare solamente alla rivincita. Ho fatto una cazzata con Chiellini e poi, quando ho giocato contro di lui, gli ho dato una mano e l’ho abbracciato”.