Nairo Quintana si sente innocente e per dimostrarlo ha deciso di ricorrere alle vie legali contro la squalifica comminatagli al Tour de France per la positività al Tramadol, una sostanza che ad oggi non è considerata doping a tutti gli effetti ma che l’UCI ha comunque inserito nella lista di prodotti vietati per i suoi effetti collaterali.
Facendo leva su questa strana e particolare situazione, gli avvocati del colombiano hanno deciso di appellarsi al TAS di Losanna.
“Vogliamo chiarire una cosa: questo non è un caso di doping, inteso come uso di sostanze proibite per imbrogliare o migliorare il risultato. Il nostro portacolori non è stato sospeso; anzi, è stato lui, convinto di essere innocente, a rinunciare alla Vuelta per difendersi” hanno detto i legali del corridore dell’Arkea Samsic, il quale però dovrà attendere abbastanza prima che il Tribunale si pronunci visto che il collegio arbitrale e la data per l’udienza devono ancora essere definiti.