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La morte della Regina Elisabetta: la Premier ha deciso, comunicato ufficiale

La morte della sovrana ha indotto i club inglesi a decidere di sospendere il turno di campionato: conseguenze anche per il Napoli e la Uefa

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Con la sua indubbia capacità di lettura del presente, la sua sintesi e l’ironia tipicamente britanniche, Elisabetta II si è congedata dal suo percorso terreno completando quel che riteneva fosse in sospeso, a 96 anni e dopo 70 anni di Regno in Gran Bretagna e sui Paesi del Commonwealth.

La Sovrana inglese è spirata nel suo amato castello di Balmoral, raggiunta da due suoi figli che hanno avuto il tempo di salutarla per l’ultima volta mentre gli altri, Andrea e Edoardo sono giunti quando la Regina Elisabetta aveva già deciso di abbandonarsi, sconvolgendo il Paese, comunque impreparato a questa notizia.

Il comunicato della Premier

Un Paese disorientato, com’è prevedibile dopo aver appreso della morte della protagonista della scena politica internazionale, dell’economica, dei diritti civili e dello sport per 70 anni.

Oltre al protocollo Unicorn, scattato con il piano London Bridge, sono notevoli gli impatti sulla vita pubblica e anche sportiva che la morte della regina Elisabetta ha provocato e comporterà. La Premier, dopo la risonanza di stamani, ha deciso poco fa di fermarsi e lo ha comunicato con un testo austero, ma sentito.

“In una riunione questa mattina, i club della Premier League hanno reso omaggio a Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Per onorare la sua vita straordinaria e il suo contributo alla nazione, e in segno di rispetto, il turno di Premier League di questo fine settimana sarà posticipato, inclusa la partita di lunedì sera. Ulteriori aggiornamenti sulle partite della Premier League durante il periodo di lutto saranno forniti a tempo debito”, si legge sull’account ufficiale della Premier.

L’impatto sul calendario Uefa: c’è anche il Napoli

La scomparsa della sovrana inglese, dunque, ha indotto le società a preferire di rimandare il turno in calendario per il prossimo fine settimana, congelando una giornata di campionato da recuperare a tempo debito quando gli incastri lo consentiranno. Cosa succede, però, alle gare Uefa in Inghilterra?

La decisione sulla Premier League avrà inevitabilmente delle conseguenze anche su quello che stabilità l’Uefa per i match delle coppe europee in programma su suolo britannico, durante i 10 giorni di lutto nazionale che attendono il Regno Unito.

Secondo una prima rilettura delle sfide, gli incontri dovrebbero essere programmati:

  • Champions League
  • Rangers-Napoli – martedì 13 settembre ore 21
  • Liverpool-Ajax – martedì 13 settembre ore 21
  • Chelsea-Salisburgo – mercoledì 14 settembre ore 21
  • Man City-Borussia Dortmund – mercoledì 14 settembre ore 21
    Europa League
    Arsenal-PSV – giovedì 15 settembre ore 21

Il regolamento sul lutto nazionale

Va precisato che secondo le norme che regolano il lutto nazionale, non vi è obbligo di sospendere gli eventi sportivi: la scelta dei club della premier è stata dettata da una valutazione, concorcorde, ma non certo univoca o obbligatoria. Questo dice la National Mourning Guidance:

“In segno di rispetto, le organizzazioni potrebbero voler prendere in considerazione l’annullamento o il rinvio di eventi o la chiusura luoghi il giorno dei funerali di Stato. Non hanno alcun obbligo di farlo e questo è interamente al Discrezionalità delle singole organizzazioni. Se sono previsti incontri o eventi sportivi per il giorno del funerale di stato, le organizzazioni potrebbero voler adeguarsi gli orari degli eventi in modo che non siano in contrasto con gli orari del servizio funebre e delle relative processioni. In segno di rispetto e in armonia con il tono del Lutto Nazionale, gli organizzatori potrebbero voler tenere a periodo di silenzio e/o suonare l’inno nazionale all’inizio di eventi o partite sportive, e giocatori potrebbe desiderare di indossare il lutto al braccio”.

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