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Retroscena De Laurentiis: perché aveva chiesto il rinvio di Juventus-Napoli

La Lega ha deciso che la Supercoppa Italiana si giocherà regolarmente il 20 gennaio a Reggio Emilia: bocciate le motivazioni addotte dal presidente degli azzurri.

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Il primo trofeo del 2021 del calcio italiano si assegnerà a Reggio Emilia mercoledì 20 gennaio, tra Juventus e Napoli.

La Supercoppa Italiana, nominalmente ultimo titolo della passata stagione, rinnoverà quindi la sfida tra bianconeri e azzurri, le stesse squadre che lo scorso 17 giugno avevano fatto rialzare il sipario sul calcio italiano con la finale di Coppa Italia a Roma dopo i tre mesi di interruzione dovuti alla pandemia di Coronavirus.

Tuttavia la sfida del “Mapei Stadium” ha rischiato di non disputarsi, proprio come la partita di campionato tra due delle più grandi rivali del calcio italiano, non giocata lo scorso 4 ottobre e poi trasformatasi in un vero e proprio caso diplomatico prima per il 3-0 a tavolino assegnato alla Juventus e poi per la decisione del Collegio del Coni di annullare la sentenza disponendo il recupero della partita.

Come emerso nella giornata di lunedì, infatti, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva inoltrato richiesta ufficiale di rinviare la partita addirittura al termine della stagione, domanda prontamente respinta dalla Lega che ha confermato data e orario (21) della gara in programma in terra emiliana.

‘La Repubblica’ ha svelato i tre motivi che avevano spinto De Laurentiis a chiedere il rinvio della partita. Il primo sarebbe legato all’elevato numero di casi di Covid-19 in Emilia Romagna e in particolare a Reggio Emilia, mentre le altre due ragioni sono legate più strettamente al calcio.

In primo luogo il fatto che la partita, proprio come la scorsa finale di Coppa Italia, si dovrà giocare senza tifosi: De Laurentiis aveva auspicato il rinvio a maggio nella speranza che tra quattro mesi i numeri legati alla pandemia possano concedere la possibilità di riempire almeno una parte dell’impianto reggiano.

Infine, il danno economico legato proprio all’assenza del pubblico e alla necessità di giocare in Italia per motivi di sicurezza: il giro d’affari legato alla partita è infatti di 2,6 milioni, meno della metà rispetto ai 5,8 milioni che erano stati prodotti dall’ultima edizione disputatasi in Arabia Saudita il 22 dicembre 2019 e vinta dalla Lazio ai danni della stessa Juventus.

Tutte le motivazioni addotte da De Laurentiis sono però state respinte.

“La Supercoppa si giocherà. Calendario e campionato sono cose sacre, sono impegni che verranno rispettati” il commento dell’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo.

Al momento, non è infatti possibile prevedere se a fine stagione si potrà giocare alla presenza del pubblico, senza contare che il calendario già fitto, con Juve e Napoli in corsa in Champions e Europa League, e l’Europeo 2021 alle porte, impediscono di inserire ulteriori date in calendario dopo la fine del campionato, fissata per il 23 maggio.

Retroscena De Laurentiis: perché aveva chiesto il rinvio di Juventus-Napoli Fonte: Getty Images

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