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Rissa tra genitori in partita dei pulcini, per sedare la rissa uomo perde un rene

L’incontro finisce con la possibile accusa di tentato omicidio per il genitore di un piccolo calciatore. Il ferito reo di aver provato a placare l’atmosfera sugli spalti

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Per i bambini lo sport è un modo per stare insieme agli amici e di divertirsi in compagnia, il tutto coronato magari con la gioia di una vittoria. E mentre fanno tutto ciò, mentre fanno una cosa che gli piace, acquisiscono anche i valori fondamentali dello sport: solidarietà, lealtà, rispetto della persona e delle regole. Gli stessi valori che sono quelli basilari anche nella vita. Alle volte, però, sono i genitori a dare il cattivo esempio mentre assistono alle manifestazioni sportive a cui partecipano i figli. Un fatto simile è successo domenica 18 giugno durante una partita di calcio tra pulcini. Da una giornata di sport come tante altre a una giornata che per qualcuno rischia di finire con l’accusa di tentato omicidio.

La gara e il tifo sugli spalti

A Seregno (Monza) in un torneo calcistico si affrontano i pulcini (8 anni) della Polis Sgp dell’oratorio di Seregno e il Muggiò Calcio. I piccoli calciatori giocano come sempre, con un susseguirsi di azioni e magari qualche fallo. Sugli spalti l’atmosfera è accesa. Dalle tifoserie delle due squadre, che poi per la maggioranza sono costituite dalle mamme e dai papà, volano parole grosse. Contro l’altra tifoseria? No, contro i piccoli calciatori. Dalle parole qualche genitore passa prima a insulti più pesanti, poi agli spintoni agli altri genitori, quindi a una vera e propria rissa.

La reazione dei dirigenti

Uno spettacolo indegno per i piccoli calciatori a cui di settimana in settimana con sacrificio si cerca di insegnare non solo la tecnica calcistica ma anche i valori dello stare insieme. Così il dirigente della Polis (45 anni) interviene salendo sugli spalti e invitando i genitori a porre fine a quel triste spettacolo messo in scena di fronte ai propri figli. Ma mentre cerca di fare da paciere, viene colpito da un forte calcio alla schiena che lo fa cadere a terra. Poco dopo la rissa è placata e il torneo sospeso.

Il malore e la corsa in ospedale

Apparentemente il dirigente sta bene, tranne un po’ di dolore per la botta. Ma poche ore dopo, quando è ormai a casa, si sente male: dolori acuti alla schiena, nausea, capogiri. Giunto in ospedale viene ricoverato in terapia intensiva con la diagnosi dello spappolamento di un rene (gli sarà asportato durante un delicato intervento) e gravi lesioni alla milza.

La denuncia ai carabinieri

Uscito dalla sala operatoria il 45enne ha sporto denuncia ai carabinieri, che hanno subito avviato le indagini. Sono state acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, alcuni partecipanti alla partita sono stati identificati e ascoltati. L’individuazione del responsabile del calcio al dirigente non è lontana: per lui si prospetta l’accusa di lesioni aggravate. Ma potrebbe esserci anche quella di tentato omicidio.

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