La tennista italiana Elisabetta Cocciaretto supera, in due set (3-6; 4-6), la numero 10 del ranking ATP Petra Kvitova. La tennista di Ancona, classe 2001, ha ottenuto il primo successo in carriera contro una giocatrice della top-10.
Va detto che la Kvitova non era al top della forma, visti i problemi fisici che avevano costellato il suo ultimo periodo. In aggiunta va ricordato che la terra rossa non sia la sua superficie preferita della Repubblica Ceca.
A prescindere da ogni alibi, Cocciaretto è stata abile nell’esprimere il suo gioco, caratterizzato dal grande anticipo, e dalla capacità di togliere il tempo all’avversaria e non permettendole di esprimere tutta la sua potenza.
Al termine del match, in conferenza stampa, la tennista ha commentato la vittoria: “Penso che sia stata la miglior partita della mia vita, ho sconfitto una campionessa Slam e per me è motivo di grandissima soddisfazione. Tuttavia, già da domani si tornerà in campo per preparare al meglio il prossimo incontro e dare il 100% per vincere“.
Prosegue poi l’atleta italiana, spigando la tattica che ha usato per superare l’avversaria: “Ho cercato di giocare molto vicino alla riga di fondo, per comandare gli scambi e rubarle il tempo. Lei è una tennista che, se ha modo di tirare, diventa molto difficile da affrontare perché la sua palla viaggia tanto ed è in grado di realizzare vincenti da ogni zona del campo. Per questo la mia strategia era di allungare il più possibile gli scambi, per farle capire che anch’io c’ero sempre per controbattere. Certo, in alcuni casi non ci sono riuscita (sorride)”.
Prosegue poi riportando un episodio curioso: “Alla vigilia mi sentivo che sarei stata sorteggiata con una top-10 al primo turno e pensavo che avrei dovuto giocare contro Iga Swiatek (n.1 del mondo). Quando ho saputo che dovevo giocare contro Kvitova, ammetto che ero un po’ preoccupata, pensando che le condizioni fossero veloci come quelle dell’anno scorso. In realtà, i campi sono un po’ più lenti. Mi sono quindi preparata per affrontare una mancina come la ceca e mi sono concentrata esclusivamente sul mio gioco“.
Ora si troverà davanti Simona Waltert (n.128 del mondo): “La classifica conta relativamente perché sono tutti match difficili, basti pensare alla sconfitta di Bencic contro una tennista fuori dalla top-100. Ogni avversaria ha caratteristiche di gioco che possono metterti in difficoltà. Personalmente, io penso partita dopo partita, anche perché il mio obiettivo è quello di migliorarmi tutti i giorni, cercando di replicare quello che faccio in allenamento. Il risultato è una conseguenza. Sinceramente, spero di disputare tanti incontri di alto livello. La partita della vita mi piacerebbe farla a Wimbledon, ma il mio obiettivo è quello di affrontare tanti match di questa qualità“.
In conclusione un grande attestato di stima ed unità con le altre tenniste italiane: “Credo che tra noi c’è un rapporto tale che se l’altra vince si ha una motivazione in più. Per esempio, Lucia (Bronzetti ndr) ha vinto la settimana passata un torneo ed è uno stimolo per me. Lo stesso discorso vale se si pensa a quello che ha fatto Martina (Trevisan ndr) in passato a Parigi. Lo sport è questo e penso che in passato Errani, Vinci e Pennetta si siano spinte a vicenda, secondo questa filosofia. I risultati che hanno ottenuto parlano per loro“ riporta OA Sport.