Non ci sarebbe solo la Roma coinvolta nell’ultimo giro di vite sulle plusvalenze nel calcio italiano. In questo momento le indagini, portate avanti dal Guardia di Finanza, riguardano i rapporti tra le società italiane di serie A (la Roma, in particolare) e la loro posizione nei confronti del fischio. Il filone delle verifiche fiscali continua a ci potrebbero essere presto degli altri accertamenti per dichiarazioni infedeli sul bilancio, stando a quello che rivela Il Messaggero.
La stangata della Guardia di Finanza
La società giallorossa è nel mirino della Guardia di Finanza per le dichiarazioni infedeli sul bilancio, un filone di indagine che secondo Il Messaggero potrebbe presto coinvolgere anche Juventus, Lazio e Napoli. Esaminando i bilanci dal 2016 al 2021, il nucleo di polizia finanzia della Capitale ha accertato che sono stati dichiarati maggiori costi non deducibili pari a 80 milioni di euro, tra plusvalenze e svalutazione di alcuni giocatori. Su questa somma la Roma avrebbe dovuto pagare il 24% di Ires e le relativi sanzioni amministrative più gli interesse, quindi il rischio è quello di sanzioni complessive ta i 17 e i 34 milioni.
La difesa della Roma
La società giallorossa però ha subito fatto opposizione sia contro questa versione dei fatti sia riguardo a questi “conti” e in un comunicato ha espresso la sua posizione: “La società ritiene si tratti di rilievi infondati con riguardo ai quali intende far emergere la correttezza del proprio operato presso le sedi competenti, vero restando che ove i rilievi fossero accolto, l carico impositivo massimo non supererebbe comunque i 2 milioni di euro circa”. I bilanci in perdita, infatti, consentono alla Roma di non dover pagare l’Ires a solo le sanzioni e gli interessi. Il verbale di accertamento della Finanza passa ora nelle mani dell’Agenzia delle Entrate che emetterà il primo avviso.
Roma, tutte le operazioni sospette
Nel mirino degli inquirenti sono finite almeno sei operazioni a cominciare dallo scambio Luca Pellegrini-Spinazzola ma anche quello con il Sassuolo che ha visto il passaggio di Frattesi e Marchizza in neroverde e l’arrivo a Roma (ma solo per una settimana) di Defrel tornato immediatamente al Sassuolo. Nel mirino della Guardia di Finanza c’è anche la cessione di Manolas al Napoli per 36 milioni di euro, l’acquisto di Kumbulla dal Verona e anche quello di Cristante dall’Atalanta per 27,6 milioni di euro.