Un dream team da far invidia alla coppia Ferrari, Leclerc ed Hamilton. Carlos Sainz in Red Bull al fianco di Max Verstappen è stata forse più di una suggestione. Sicuramente il pilota in uscita da Maranello ci ha pensato, ci ha creduto, ci ha provato. Si è anche proposto al Team di Milton Keys, così come fatto con Mercedes. Ed ora, dopo aver firmato con Williams, lo spagnolo ritorna su quel sogno che per ora resterà tale.
Il tutto mentre, durante la sosta, continua l’opera di repulisti in seno alla FIA. A cadere un’altra testa importante, l’oramai ex compliance officer Paolo Basarri. E monta sempre più l’ipotesi che dietro tutta questa “pulizia” ci sia proprio la mano del presidentissimo Ben Sulayem in modalità “regolazione di conti”.
- Sainz, Red Bull o Williams? Il futuro del ferrarista
- Sainz: la coppia con Verstappen e i vecchi attriti
- Fia, Ben Sulayem taglia un'altra testa: salta Basarri
Sainz, Red Bull o Williams? Il futuro del ferrarista
Sta per calare il sipario sull’avventura in rosso di Carlos Sainz, a cui la Ferrari ha preferito l’esperto Lewis Hamilton per una coppia sulla carta da urlo con Charles Leclerc. In realtà il futuro dello spagnolo è già delineato, dal momento che si è legato alla Williams a partire dalla stagione 2025.
L’ultima voce di mercato si è sgonfiata prim’ancora che potesse infiammare quest’ultimo scorcio di Mondiale di F1. No, Sainz non correrà per la Red Bull (almeno così sembra) e lo spagnolo evidenzia quanto il ‘dream team’ con Verstappen avrebbe potuto giovare alla scuderia di Milton Keynes.
Quella della Red Bull era una delle tante ipotesi formulate quando di fatto il 30enne madrileno non si era ancora accasato altrove. Ma – si sa – le vie del mercato, nel calcio come nella Formula 1, sono infinite. Le voci si rincorrono, alimentano il gossip ed ecco l’ultima: Sainz alla Red Bull al posto del deludente Perez per far coppia con Verstappen e il talento argentino Colapinto (che pure piace alla Red Bull) promosso stabilmente alla Williams con Alexander Albon.
Sainz: la coppia con Verstappen e i vecchi attriti
Le voci sono state messe a tacere dopo il Gp del Brasile dal boss della Red Bull, Christian Horner: Sainz correrà per la scuderia di Groove così come da contratto firmato. Ma l’iberico, in un’intervista concessa a ‘Auto Motor und Sport’, ha lasciato intendere che la Red Bull ha perso una chance d’oro per avere due piloti di assoluto livello ai blocchi di partenza.
Si torna ai tempi della Toro Rosso, quando i due facevano scintille. “Avevamo 16 e 19 anni, ci misero in squadra e ci dissero di lottare l’uno contro l’altro perché il migliore sarebbe stato promosso in Red Bull”. E aggiunge: “Se questa è la ragione per cui non sono finito in Red Bull, allora si tratta di una scelta sbagliata. Sarei andato d’accordo con Max (Verstappen, ndr), siamo molto più maturi. E lo testimoniano anche i miei rapporti con Leclerc e Norris, con cui non ho avuto problemi”.
Fia, Ben Sulayem taglia un’altra testa: salta Basarri
C’è un’altra corsa, che procede parallelamente al Mondiale, a tenere banco ed è quella della FIA, dove continuano a saltare teste. Dopo l’addio all’ormai ex direttore di gara di Formula 1 Niels Wittich, il presidente della Federazione Ben Sulayem ha silurato anche il compliance officer Paolo Basarri.
A riferirlo è la BBC, secondo cui il numero dell’organizzazione avrebbe proceduto al taglio per mancanza di fiducia nell’italiano che nel 2023 stilò un rapporto sulle presunte interferenze proprio di Ben Sulayem (accuse da cui l’emiratino è stato poi scagionato per mancanze di prove) in occasione delle gare di Jeddah e Las Vegas.