Dopo i telespettatori e la politica, è il turno dei colleghi. Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi, i due inviati di RaiSport accusati di aver pronunciato fuori onda frasi sessiste e discriminatorie durante la telecronaca della gara di tuffi ai Mondiali di nuoto di Fukuoka, sono finiti nel mirino anche di Riccardo Cucchi, storico radiocronista di “Tutto il calcio minuto per minuto”: il tweet del giornalista in pensione ha scatenato i commenti degli utenti del social network.
- Mondiali di nuoto, il caso delle frasi sessiste su RaiSport
- Scandalo RaiSport: il tweet di Cucchi
- Scandalo RaiSport: i commenti e la polemica sul politically correct
Mondiali di nuoto, il caso delle frasi sessiste su RaiSport
Una volta terminata la brillante carriera di radiocronista a RadioRai con “Tutto il calcio minuto per minuto”, Riccardo Cucchi è diventato una piccola stella di Twitter: i suoi commenti sul mondo dello sport, ma non solo, vengono seguiti da oltre 100mila follower. E ovviamente il giornalista in pensione non poteva non esprimersi sul fatto del giorno, ovvero i commenti sessisti e discriminatori pronunciati fuori onda da Lorenzo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi, i due inviati di RaiSport per le telecronache dei tuffi ai Mondiali di nuoto di Fukuoka.
Scandalo RaiSport: il tweet di Cucchi
“Vorrei dire ai colleghi di RaiSport che rispettare il microfono significa rispettare i telespettatori – ha scritto Cucchi su Twitter -. E soprattutto che sessismo e body shaming non possono far parte del bagaglio di un giornalista del servizio pubblico. Anche a microfono spento”. Una presa di posizione netta, nello stile di Cucchi su Twitter. Il tweet del giornalista ha sollevato centinaia di commenti, non tutti dello stesso tono.
Scandalo RaiSport: i commenti e la polemica sul politically correct
Molti i follower che la pensano come l’ex radiocronista Rai. “Caro Riccardo, sono tempi difficili. Il degrado di un Paese si misura anche da vicende come questa”, commenta il giornalista Enzo D’Orsi. “Ieri sera ho visto il documentario su Sandro Ciotti: la vostra classe, la vostra intelligenza, il vostro saper parlare, il vostro sapere di sport, purtroppo non esiste più, un vero peccato”, aggiunge Marco. “Bravo Cucchi, soprattutto nel ricordare che lavorare per RAI significa svolgere un servizio pubblico”, scrive Roberto. “È inaccettabile. Poi non ditemi che non esiste un problema culturale”, aggiunge Michela.
Ma tra i commenti c’è anche chi attacca Cucchi. “Il politically correct ha rotto… – scrive Vincent – vale per lei e questo mondo ipocrita che a parole fa il moralista e nei fatti va a prostitute… ma siamo seri”. Immediata la replica di Cucchi: “Il politicamente corretto è un’invenzione. Non esiste. Esistono esseri umani e imbecilli. Scelga lei dove vuole stare”. “Sì certo a microfono spento dobbiamo essere tutti bravi e non fare mai battutine sessiste. Ma dimmi la verità, ci credi sul serio a ‘sta cosa?”, domanda Antonio.