Il 22 luglio a Milano, fino al 30, partono i Mondiali di scherma qualificanti in vista di Parigi 2024 e fondamentali così come gli Europei di Povdiv.
A parlarne, ad Eurosport, uno dgli azzurri di punta, l’ex campione olimpico di Rio, Daniele Garozzo.
“Per me è stata una stagione un po’ particolare. Quest’anno ho dovuto in parte riorganizzare la mia vita, visto che nel 2022 mi sono laureato in medicina e poi ho deciso di intraprendere anche quel percorso lavorativo. Non ho voluto rinunciare alla mia attività medica, ma ho cercato di conciliarla con quella schermistica. È stato molto difficile, quindi ho vissuto tanti alti e tanti bassi. I bassi sono stati legati anche a un infortunio che ho avuto e che mi porto un po’ dietro, una tendinopatia degli estensori delle dita. Ovviamente per uno schermidore è molto importante. Nella fase centrale della stagione ho fatto due brutte gare, dove ho anche avuto paura. A quasi 31 anni questo genere di infortuni possono anche cambiare la carriera. Poi la stagione è ripresa bene e adesso sono numero 6 del mondo. Non è il mio miglior ranking, però alla mia età è più importante farsi trovare pronti ai grandi appuntamenti che avere sempre un ottimo ranking. E io mi sento pronto”.
Sulla rassegna di Milano non si nasconde: “È l’unico titolo che mi manca, sarebbe la ciliegina sulla torta di una carriera già bellissima. Però non ho particolari aspettative. Da un po’ di tempo a questa parte non voglio mettermi addosso più pressioni del dovuto. Darò tutto, darò il meglio di me per vincere l’oro. Voglio spaccare le pedane e mangiarmi gli avversari, ma non voglio dire che il mio obiettivo è l’oro. Il mio obiettivo è dare il meglio, se poi ci sarà la medaglia più preziosa ancora meglio”.