Se ne va una discesa, e tutto sommato per Federica Brignone non è neppure una cattiva notizia. Perché una coppetta di specialità è nel mirino grazie all’annullamento (forzato) della discesa di La Thuile prevista per la giornata di domani, ma annullata per via delle due prove cronometrate saltate a causa della neve caduta nelle ultime 48 ore. Con relativo stravolgimento del programma della tappa italiana che chiude la stagione europea, perché poi al termine della Coppa del Mondo mancheranno soltanto le finali di Sun Valley.
- Brignone, coppetta più vicina. Goggia, rimonta complicata
- Federica, vincere la generale a La Thuile è ancora possibile
Brignone, coppetta più vicina. Goggia, rimonta complicata
Brignone può sorridere pensando che dovrà superare un ostacolo in meno nella corsa alla coppa di discesa, dal momento che i punti in palio in saranno più 200 ma i 100 dell’ultima gara della stagione in terra americana. Dove la valdostana si presenterà con 16 punti di vantaggio su Cornelia Huetter e 34 su Sofia Goggia, che sperava di accorciare la forbice proprio nella gara originariamente in programma a La Thuile il 16 marzo, ma anticipata al 13 per consentire anche lo svolgimento dei due supergiganti (uno, quello già stabilito dal calendario il 15, e l’altro come recupero di quello saltato a St. Moritz il 14).
La FIS però ha deciso di stravolgere il programma, tenendo conto anche delle finestre meteo decisamente “corte” che rischiano di obbligare le atlete a non scendere in pista giovedì, con sabato 15 tenuto come giorno di riserva per il secondo supergigante (venerdì 14 si dovrebbe gareggiare regolarmente). Il tutto, appunto, sacrificando la discesa, di fatto rendendo molto più complicata l’operazione rimonta di Sofia Goggia. “Per la coppa di discesa ci giocheremo il tutto per tutto in America”, ha sentenziato Sofi. Costretta a vincere e sperare che Brignone resti giù dal podio nella gara in programma sabato 22 marzo nel tardo pomeriggio italiano.
Federica, vincere la generale a La Thuile è ancora possibile
Brignone insomma potrà concentrarsi unicamente sulla rincorsa a Lara Gut-Behrami nella classifica di specialità di supergigante, dove l’elvetica è avanti di 55 punti (Goggia è a -150, forse troppo distante per poter pensare di rientrare in corsa, a meno di errori importanti delle rivali).
Vero è che Federica ha centrato il podio in tutti gli ultimi 4 supergiganti disputati (vittorie a Cortina e Kvitfjell, terzo posto a Sankt Anton e Garmisch), ma dovrà comunque sperare che qualche collega gli dia una mano per mettere più distanza tra lei e Gut-Behrami, anche se poi basterebbe vincere tutte e tre le gare in programma per non dover badare ad altri calcoli.
Di sicuro però la prospettiva di riuscire a chiudere i conti per la classifica generale a La Thuile, cioè a un passo da casa, s’è fatta un po’ più complicata: Fede dovrebbe guadagnare 79 punti, e la combinazione più semplice impone di vincere entrambe le gare e sperare che l’elvetica non arrivi mai seconda. Uno zero di Lara aiuterebbe, e pure tanto. Ma i conti è sempre bene farli tornare alla fine.