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Sci Alpino, Gigante Saalbach: Odermatt è umano! Sbaglia nella seconda manche e regala la vittoria a Meillard

Clamoroso epilogo nell'ultimo gigante della stagione: Odermatt manca la decima vittoria su 10 gare sbagliando nella seconda manche. Vince Meillard, secondo Verdu.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Clamoroso a Saalbach: a una quarantina di secondi dalla fine di una stagione di gigante impeccabile, Marco Odermatt dimostra di essere umano e commette l’errore che gli costa l’ultima gara dell’anno tra i pali larghi, ma che soprattutto nega al dominatore della Coppa del Mondo di conquistare la decima vittoria su 10 gare disputate nel corso dell’annata. Un epilogo davvero inatteso che nega all’elvetico la chance di entrare una volta di più della storia (non deve comunque dimostrare niente a nessuno) e che fa felice Loic Meillard, l’unico che nella prima manche gli aveva tenuto testa, che conquista con pieno merito il gigante che ha aperto le finali sulle nevi austriache davanti al sempre più sorprendente Joan Verdu e all’altro svizzero Tomas Tumler.

Odermatt, l’errore a un passo dalla storia

Odermatt stava scendendo senza apparente difficoltà, assolutamente in linea con i tempi fatti registrare da Meillard nella seconda manche (stava incrementando di un decimo il proprio vantaggio dopo un quarto di manche) quando ha subito un rimbalzo sul terreno, scivolando basso su una porta verso sinistra e non riuscendo più a rientrare nel tracciato, dovendo alzare giocoforza bandiera bianca.

Stava per completare un’impresa più unica che rara: conquistare tutte le gare di una singola specialità nella stessa stagione, e tra l’altro l’uscita gli costa anche lo stop nella striscia consecutiva di vittorie in gigante, che durava da 12 gare (Stenmark resta irraggiungibile a 14).

Meillard, momento d’oro. Verdu sempre più solido

Per la Svizzera però è stata festa lo stesso con Meillard che ha dimostrato di sentirsi a suo agio sulla neve decisamente molle di Saalbach, conquistando la seconda vittoria di fila dopo lo slalom speciale di Aspen, mentre Tumler ha dimostrato di essere un signor gigantista, destinato a migliorare anche in futuro.

Pensiero che si può estendere anche per Joan Verdu: il secondo podio in carriera dell’atleta di Andorra (primo secondo posto) testimonia quanto anche realtà una volta periferiche del circo bianco riescono ormai a competere stabilmente con i migliori. Ai piedi del podio Brennsteiner, poi Kristoffersen, Haugan, Caviezel, Zubic, Steen Olsen (che ha pasticciato tanto dopo il terzo posto della prima manche e si è lasciato andare a uno sfogo post gara a beneficio di telecamere) e Feller.

Italiani in chiaroscuro: Borsotti miglior tempo nella seconda run

Per gli italiani l’ultima gara della stagione in gigante è stata avara di soddisfazioni. Luca De Aliprandini ha perso due posizioni nella seconda manche, chiudendo al 14esimo posto. Fuori dai primi 15 (e quindi dalla zona punti) sia Vinatzer che Borsotti: quest’ultimo s’è potuto consolare con il miglior tempo parziale nella seconda manche, ma i troppi errori commessi nella prima gli hanno precluso l’opportunità di recuperare posizioni, pur facendo registrare un tempo inferiore di quasi 2 secondi rispetto a Meillard.

Domani si torna in pista, stavolta in slalom: Vinatzer e Sala le pedine azzurre qualificate alla finale, con tanti pretendenti alla vittoria (Feller, Noel ma soprattutto un Meillard in forma smagliante).

Sci Alpino, Gigante Saalbach: Odermatt è umano! Sbaglia nella seconda manche e regala la vittoria a Meillard Fonte: Getty

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