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Sci alpino slalom gigante Adelboden, Odermatt fa il vuoto. A sorpresa Kilde secondo. Bene De Aliprandini

Altra gara senza storia sul Chuenisbärgli: Odermatt rifila un secondo a tutti nella prima manche, poi va oltre e manda in delirio il pubblico elvetico.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Odermatt, sempre Odermatt, fortissimamente Odermatt. Ancor più sulle nevi di casa, con migliaia di tifosi svizzeri assiepati lungo la Chuenisbargli, una delle piste storiche dello sci alpino, letteralmente pennellata dal fuoriclasse di Buochs che nel giorno dell’Epifania ha messo un altro mattone pesante sulla costruzione dell’ennesima rincorsa alla sfera di cristallo, tanto in classifica generale, quanto in quella di specialità.

Un dominio incontrastato: 29esima vittoria in CdM

Odermatt ha dominato già di buon mattino, sotto una nevicata non troppo accentuata ma che in alcuni momenti della gara ha comunque condizionato la discesa degli atleti, complice anche la nebbia che ha costretto gli organizzatori ad abbassare il cancelletto di partenza di una decina di secondi. Ha rifilato almeno un secondo a tutti i rivali, di fatto rendendo più simile a una formalità la seconda manche, dove ha chiuso col secondo miglior tempo aumentando di un altro paio di decimi il vantaggio sui più immediati inseguitori. Con questa fanno 29 vittorie in carriera, la quinta in stagione, bella anche per essere arrivata davanti a un pubblico svizzero andato letteralmente in estasi durante le sue due discese.

Kilde, che sorpresa: un secondo posto che sa di vittoria

A sorpresa l’unico ad aver dato filo da torcere a Odermatt è stato Aleksander Aamodt Kilde, che ha centrato un secondo posto di grandissimo rilievo, dimostrando di aver fatto progressi importanti anche in gigante: terzo al termine della prima manche a 1”15, il norvegese ha fatto benissimo nella seconda, a differenza dell’austriaco Brennsteiner che ha commesso tantissimi errori e ha chiuso addirittura al 19esimo posto. Sul podio c’è finito così il croato Filip Zubic, che ha sfornato una signora manche dopo il nono posto della prima. Miglior tempo di manche per l’americano River Radamus, che ha chiuso quarto a 1”89 da Odermatt.

C’è anche un po’ d’Italia: De Aliprandini chiude ottavo

Qualche lampo anche in chiave azzurra: Luca De Aliprandini, sesto al termine della prima run a 1”37, ha fatto una discreta seconda manche, perdendo qualcosina di troppo nella parte centrale e poi riuscendo a recuperare nell’ultima parte, guadagnandosi la prima top ten della stagione (ottavo posto finale) a soli 35 centesimi dal podio.

Benino anche Alex Vinatzer, che ha fatto registrare il terzo miglior tempo nell’ultimo settore nella prima manche, e che poi ha cercato di confermarsi anche nella seconda, riuscendo a trovare il modo per limitare i danni e chiudere all’11esimo posto. Vinatzer che domani proverà a sferrare l’assalto allo slalom speciale, dove il pronostico si preannuncia aperto in virtù anche dell’assenza di Marco Schwarz.

Altri due italiani a punti: Giovanni Borsotti ha recuperato 7 posizioni chiudendo 22esimo, Adam Zingerle ha pasticciato un po’, finendo 29esimo. Fuori Della Vite, non qualificati alla seconda manche Kastlunger e Talacci.

Sci alpino: il calendario delle prove maschili

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