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Sci, Discesa Libera Bormio: Paris sbaglia alla Carcentina, Sarrazin beffa ancora Odermatt. Schwarz va ko

Sulla Stelvio a sorpresa fa festa Cyprien Sarrazin, alla prima vittoria in CdM (dopo un parallelo nel 2016). Solo Odermatt gli resta attaccato. Paris e Kilde out sulla Carcentina.

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Stavolta la magia della Stelvio tradisce Dominik Paris. Che a metà gara subisce un’ondulazione e s’inclina, riuscendo a evitare di finire contro le barriere, ma dicendo addio ai sogni di gloria e alla possibilità di centrare la settima vittoria in discesa sulla pista di Bormio. Così a far festa per una volta è Cyprien Sarrazin, sceso col pettorale numero 4, capace di ripetere le ottime prestazioni offerte nelle prove cronometrate e centrare la prima vittoria in discesa libera in Coppa del Mondo. E ancora una volta il grande battuto è Marco Odermatt, secondo ad appena 9 centesimi.

Paris e quel dosso maledetto

Paris, partito col pettorale numero 12, nel primo terzo di gara ha fatto tutto alla perfezione, arrivando a accumulare due decimi di vantaggio su Sarrazin e facendo registrare la miglior velocità di punta (150 km/h sul Canalino Sartorelli!). Nel tratto centrale ha cominciato a fare fatica, pagando 64 centesimi di ritardo nel terzo settore per poi giungere all’altezza della Carcentina e perdere il controllo dello sci esterno su una curva a destra, subendo un rimbalzo sul terreno. Grazie ai suoi muscoli d’acciaio Domme ha evitato di scivolare verso le reti, riuscendo a rialzarsi e poi optando per proseguire, concedendosi una sorta di prova extra in vista del supergigante di domani. È arrivato al traguardo con 6 secondi abbondanti di ritardo, salutando i tanti tifosi accorsi per vedere la sua prova.

Le parole di Domme: “Ero a tutta, peccato…”

All’arrivo, il vincitore della Salsong al solito s’è mostrato sorridente. “Oggi evidentemente dovevo bestemmiare ed è andata così… peccato, ho subito un dosso e lo sci esterno è andato, non ci voleva ma purtroppo è successo e adesso devo solo guardare avanti. Stavo spingendo tanto perché Sarrazin aveva fatto un super tempo, e allora tanto di cappello a lui e a Odermatt che è stato l’unico a restargli attaccato. Mi sentivo bene, stavo comunque sciando in fiducia, speriamo ora di trovare un buon feeling anche in supergigante dove in Val Gardena non ero così a posto”.

Alla fine l’Italia s’è potuta consolare con le prove discrete di Mattia Casse (sesto a 2”15), Florian Schieder (14esimo a 2”67) e Pietro Zazzi (17esimo a 2″84), che hanno confermato di essere comunque nell’elite della specialità. Ha perso un po’ troppo nel finale Christof Innerhofer, che ha chiuso intorno alla 30esima posizione con 3″13 di ritardo (e Guglielmo Bosca subito dietro).

Un sasso rovina la gara di Kilde

Sarrazin ha fiutato e fatto il colpo. Anche perché, oltre a Paris, anche Aleksander Aamodt Kilde ha marcato visita: più o meno all’altezza del punto dove s’è chiusa la gara del discesista azzurro, il norvegese ha alzato bandiera bianca, rialzandosi dopo aver sentito scivolare lo sci esterno (probabilmente a causa di un piccolo sasso che gli ha rovinato la lamina). Una scelta ai più apparsa abbastanza inusuale, ma che ha finito per confermare anche la difficoltà di una pista che s’è presentata veloce e molto esigente sin dai primi passaggi.

L’Italia, insomma, porta fortuna a Sarrazin, che ha compiuto 29 anni lo scorso ottobre e che in carriera aveva vinto soltanto una gara di Coppa del Mondo, nel 2016, nel parallelo disputato in Alta Badia. Farlo in discesa, per di più sulla Stelvio, ha tutto un altro sapore. E pure un altro valore.

Ansia Schwarz: il ginocchio destro ha fatto crac

Il francese e Odermatt hanno fatto letteralmente il vuoto: Cameron Alexander è l’unico ad essere riuscito a contenere il ritardo a 1”23, tutti gli altri, tolto Justin Murisier (a 1″81), hanno accusato almeno due secondi. Lo svizzero ancora una volta ha dovuto rinunciare al proposito di vincere una gara veloce, ma s’è consolato all’idea di aver recuperato 80 punti secchi su Marco Schwarz, che è caduto poco prima della Carcentina quando in realtà aveva registrare ottimi tempi nei primi due intermedi, buoni per poter pensare di inserirsi nella lotta per il terzo gradino del podio.

Una caduta che potrebbe rivelarsi devastante per i suoi propositi di lotta al vertice in Coppa del Mondo: l’austriaco è stato costretto a ricorrere alle cure dell’elisoccorso, poiché non riusciva ad appoggiare il piede destro a terra, tanto da far pensare che la sua stagione potrebbe essere già giunta a conclusione. Odermatt balza in vetta anche alla classifica di specialità, dal momento che oltre agli zero di Paris e Kilde anche Bryce Bennett non ha raccolto punti.

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