Federico Pellegrino è pronto a disputare la stagione che lo porterà ad affrontare la sua terza Olimpiade in carriera, dopo il debutto di Sochi 2014 e l’argento di Pyeongchang 2018 nella sprint in tecnica classifica. La punta di diamante dello sci di fondo italiano, reduce dal trionfo nella classifica di specialità dell’ultima Coppa del Mondo, vuole confermarsi sul podio olimpico anche a Pechino 2022.
La stagione agonistica sta per iniziare con la novità che Pellegrino e Francesco De Fabiani quest’anno si allenano con i russi. Pellegrino spiega da dove è nata questa idea.
“Io e De Fabiani ci alleniamo con un tecnico tedesco, che allenava un team di russi. Ci siamo aggregati a questo gruppo, e oltre a noi anche alcuni atleti austriaci. Quindi è un team internazionale, una nuova esperienza non soltanto per noi italiani ma in generale. In precedenza non si sono mai fatti questi grandi mix di provenienze di atleti e tecnici nello stesso gruppo di lavoro. L’idea è nata per forza di cose, perché dopo il flop del Mondiale di Oberstdorf con il rientro anticipato della squadra azzurra – e le successive dimissioni del direttore agonistico Marco Selle – era nell’aria una riorganizzazione del nostro settore. Essere allenati da un nuovo tecnico ci metteva un po’ in difficoltà, soprattutto arrivando al quarto anno del quadriennio olimpico. Abbiamo quindi valutato che fosse meno rischioso per noi riporre la nostra fiducia su un tecnico con tanta esperienza. È stata una scelta condivisa assieme ai tecnici italiani e al presidente Flavio Roda. Può essere un connubio importante non solo nel breve termine, ma anche per far capire che si può fare qualcosa di questo tipo in ottica futura“.
L’obiettivo è cercare di battere Klaebo: “A me non piace sperare, a me piace lavorare e ragionare in termini concreti. Sto lavorando per riuscire a dare il meglio di me e so bene che in tecnica libera non sono molti gli atleti che sono stati capaci di battere Klaebo. Io sono uno dei pochi e posso provarci. Se ce la farò, lo scopriremo soltanto a febbraio, ma io ci proverò. Detto questo sarebbe comunque una grande soddisfazione salire sul podio olimpico nella doppia tecnica, sia in classica che in libera.”