Pesante attacco di Clarence Seedorf al Milan e a Filippo Inzaghi. In un’intervisto al programma sportivo “Pressing” l’allenatore olandese senza peli sulla lingua ha raccontato la sua tormentata esperienza sulla panchina dei rossoneri, durata solo sei mesi, dal gennaio a giugno del 2014.
“Ho fatto degli ottimi numeri. Il Milan era in difficoltà e sono venuto ad aiutarlo. Mi sono sentito molto solo in quel periodo ma nonostante ciò abbiamo creato un gruppo unito per fare numeri importanti: 35 punti in 19 partite, con un gioco accettabile. Ero pronto per iniziare la nuova stagione ma hanno preso altre decisioni”, il riferimento è ai tanti dissapori con la società, a cominciare dall’allora patron Silvio Berlusconi.
Poi la frecciata a Filippo Inzaghi: “Avrei voluto la fortuna di Inzaghi che può continuare a perdere e a restare in panchina”.
Il bilancio della sua carriera da calciatore: “Sono molto soddisfatto, solo per questo motivo ho mollato tutto da un giorno all’altro per venire ad allenare il Milan. Dopo 24 anni ero pronto per una nuova sfida. Non ho mai vinto il Pallone d’oro, ma anche tantissimi campioni con cui ho giocato non l’hanno conquistato. Sono stato ripagato in maniera molto importante con le vittorie nei club con cui ho giocato. Poi anche per le scelte tattiche che ho spesso dovuto fare, non sempre ho giocato da numero 10 ma per molto tempo ho fatto il centrocampista a tutto campo e questo ha tolto un po’ di protagonismo”.
Uno dei momenti più bui è la finale di Istanbul persa contro il Liverpool: “Noi siamo arrivati a quella finale passando il turno in modo molto fortunato contro il Psv. Per quanto sia stata dura da accettare mi rode molto di più la sconfitta contro il Deportivo la Coruña: quell’anno potevamo fare il ‘Triplete’”.
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