Lazio – Torino va giocata. Il match, che era in programma il 2 marzo non si è mai disputato dopo che il Torino, su disposizioni della ASL non era nemmeno partito alla volta dello Stadio Olimpico a causa delle diverse positività da Covid – 19.
È arrivata oggi, 30 marzo, anche la decisione della Corte sportiva di Appello della FIGC che ha respinto il ricorso del club biancoceleste e che conferma quella che era stata la sentenza del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea.
Ora, volendo, c’è solo un ultimo grado per la giustizia sportiva, ovvero il Collegio di garanzia presso il Coni. Secondo quanto spiegato il Torino era impossibilitato a muoversi e quindi a recarsi a Roma non solo per il focolaio ma anche per le indicazioni dell’ASL.
L’ente infatti aveva imposto quarantena domiciliare per i contatti stretti dopo i vari casi di variante inglese con ben otto calciatori trovati positivi oltre a due membri dello staff e cinque familiari.
Nel corso del processo, che si è svolto lunedì, l’avvocato della Lazio, Gian Michele Gentile aveva chiesto il 3 a 0 citando anche il caso della sconfitta a tavolino di Svizzera Ucraina.
La tesi aveva trovato però l’opposizione dell’avvocato granata Eduardo Chiacchio che aveva ribadito l’impossibilità della squadra di viaggiare e di presentarsi allo stadio per la partita visto le disposizioni dell’Asl.
La partita, appunto mai disputata, aveva visto presentarsi regolarmente in campo il club di Lotito visto che la Lega non aveva autorizzato il rinvio. Cosa su cui si è poi espresso il giudice sportivo che ha deciso per la ricollocazione del match.