Le squadre di serie A tornano in campo dopo il Santo Stefano da incubo che ha sconvolto il calcio italiano. Dopo i cori razzisti contro Kalidou Koulibaly in Inter-Napoli e la morte del tifoso nerazzurro durante gli scontri tra ultras fuori dallo stadio Meazza, il presidente della Figc Gravina aveva valutato l’ipotesi di uno stop del campionato, poi rientrata: “Il campionato non si ferma, è una risposta tangibile per chi pensa che attraverso atteggiamenti come quelli di San Siro possa contaminare negativamente il nostro mondo”.
I riflettori saranno chiaramente puntati sui possibili episodi di razzismo che potrebbero costellare la giornata, tanto che lo stesso giocatore del Sassuolo Kevin Prince Boateng ha avvisato che è pronto ad uscire dal campo se sarà vittima di cori discriminatori.
La giornata si apre con la capolista Juventus impegnata in casa contro la Sampdoria: l’obiettivo è rispondere subito alla critiche dopo il pareggio di Bergamo, ma fa paura Quagliarella, in grandissima forma. Torna però dal 1′ Cristiano Ronaldo.
Alle 15 trasferte impegnative per l’Inter ad Empoli (torna Nainggolan) e per la Roma a Parma, potrebbe approfittarne la Lazio, impegnata in casa con l’ostico Torino di Mazzarri. La Fiorentina in crisi da gol fa visita al Genoa del capocannoniere Piatek mentre Chievo e Frosinone si sfidano nel più classico degli scontri salvezza.
Alle 18 il Napoli scende in campo con il Bologna: tutti i tifosi sono chiamati a stampare una foto di Koulibaly e indossarla come una maschera durante la gara che si svolgerà al San Paolo.
Nel posticipo serale ancora Gennaro Gattuso sulla graticola: il suo Milan deve dare segnali di risveglio contro la Spal dopo quattro partite consecutive senza gol. La vittoria è obbligata.
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