Serie A, top e flop 25ª giornata: tra buoni e cattivi le pagelle senza pietà

Incredibile ma vero, il Napoli è caduto, merito della Lazio e della zampata di Vecino. Ne approfittano in pochi a dire il vero, sì l'Inter, non il Milan naufragato al Franchi. La Roma affossa la Juve e la sua rimonta. Il tutto condito dai nostri top e flop, tra ironia e cattiveria con un pizzico di esaltazione

E' passato quasi un anno dal suo arrivo all'Inter, qualcuno aveva perso le speranze di vederlo sui livelli di Bergamo, ed invece finalmente ara il campo come ai bei tempi bergamaschi. Detto, questo una rondine non fa primavera, urge conferma

Vede, solo lui un fallo di mano di Cabral in area, santo Var che gli toglie le castagne dal fuoco. Svistone!

Alla faccia dei sentimentalismi sbanca il Maradona come nessuno ci era ancora riuscito quest'anno. e come pochi imbriglia il Napoli di Spalletti. Maestro!

Azzecca il tiro della serata, quasi dal nulla, al culmine di una gran partita della sua Lazio, lui che ultimamente la porta l'aveva vista poco, trova il tiro della domenica, pardon, del venerdì! Genio

Qualche timido segnale che però si perde nella pochezza del Milan al Franchi. Rebic (5 pure lui, anche meno) non gli è d'aiuto, ma il belga non riesce a dare lampi, proprio mai!

Non segna, non è quasi mai utile alla manovra, gli riesce poco a far salire la squadra, spesso si incaponisce e per non farsi mancare nulla, quando potrebbe, rifiuta il tiro. Un cataclisma sto Dusan alla Juve. Sarà colpa di Allegri, certo, ma lui ci mette pure del suo.

Come Vecino inventa un gol della settimana, il tiro perfetto che ha deciso la partita non perfetta di Roma e Juve, poi con quella faccia costringe pure Kean all'espulsione. Meglio non poteva fare

Un raptus inspiegabile a un solo minuto dal suo ingresso in campo. Roba da far arrabbiare anche un monaco tibetano che pratica lo zen

All'improvviso uno sconosciuto. Semplici lo manda allo sbaraglio, lui viene catapultato dalle serie minori in serie A e sforna un gran repertorio. Eroe