La notizia era nell’aria, ma oggi, 15 luglio, è arrivata la conferma.
Il consiglio della FIGC ha infatti ufficializzato l’esclusione del Chievo Verona dalla Serie B. Il problema era nato già l’8 luglio quando la Covisoc aveva già annunciato l’esclusione della formazione veneta dal prossimo campionato.
La domanda non era stata ritenuta completa: il Chievo aveva subito fatto il ricorso, come annunciato sui propri canali social.
‼️Comunicato Ufficiale: in merito alla comunicazione pervenuta in data odierna alle 23.05 dalla https://t.co/1slxeDrXzX.C, il ChievoVerona annuncia il ricorso ritenendo di aver operato in linea con le normative vigenti e federali, per l’iscrizione al campionato di Serie B 2021/22 pic.twitter.com/HTKz2RXw4e
— A.C. ChievoVerona (@ACChievoVerona) July 8, 2021
La questione è tutt’altro che semplice ma riguarda una rateizzazione di un debito con il mancato pagamento di alcune rate, in dodici mensilità dei contributi di ottobre e novembre 2020 dei dipendenti (inclusi i calciatori).
La società avrebbe provveduto a ultimare i pagamenti mancanti solo nelle ultime settimane, quando però l’accordo, per il Fisco era ormai decaduto. Oggi la doccia fredda con la bocciatura da parte della FICG.
Il Consiglio Federale ha confermato il provvedimento COVISOC bocciando le domande di iscrizione di sei club: oltre il Chievo Verona in Serie B e di Carpi, Casertana, Novara, Paganese e Sambenedettese in Serie C.
Ora, l’ultima chance è quella di esporre il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI per riuscire a ribaltare la situazione e ottenere l’iscrizione al prossimo campionato.
Sono davvero lontani i tempi in cui il Chievo riuscì a conquistare la Serie A e in cui l’allora squadra guidata dal Delneri aveva incantato tutti e si parlava di “Miracolo Chievo”.
Il Club, nella sua storia ha partecipato a 32 campionati nazionali, di cui 5 in Serie C1, 10 in Serie B e 17 in Serie A, vincendo un campionato di B nel 2007-2008.