Ancora una volta il razzismo colpisce nel mondo del calcio italiano. Stavolta non sono i campi di serie A, ma quelli della serie C femminile ed il match è quello tra il Vicenza e la Jesina. Una partita di calcio dilettantistico ma comunque giocata con grande passione dalla calciatrici in campo. Ma anche in questa circostanza non mancano scene e momenti di profonda disumanità.
- Rafiat Sule Folakemi: la calciatrice vittima di insulti
- Aic: il messaggio di solidarietà per Sule
- La città di Vicenza si stringe intorno alla calciatrice
Rafiat Sule Folakemi: la calciatrice vittima di insulti
La gara è quella tra il Vicenza e la Jesina, e Rafiat Sule Folakemi viene espulsa dopo un fallo di reazione. Basta questo a scatenare la terribile reazione di due persone sugli spalti, un uomo e una donna, e le urla che vengono indirizzate alle giocatrice. “Bestia, sei scura. Bestia”. L’ennesimo episodio di razzismo che colpisce il calcio e più in generale la società italiana.
La prima reazione è stata quella del Vicenza con la presidente Erika Maran che in un video su Facebook ha scritto: “E’ una cosa fuori di testa. Qua si va oltre la giustizia sportiva. Mi muoverò a livello penale, vista la gravità dell’episodio. Non erano molti i tifosi della Jesina accorsi allo stadio, dovremmo risalire velocemente ai colpevoli. Dobbiamo superare lo scoglio della paura e denunciare: la tutela delle mia ragazze viene prima di tutto”.
Aic: il messaggio di solidarietà per Sule
Immediato è arrivato il messaggio di solidarietà dell’AIC, l’associazione italiana calciatori, attraverso la responsabile del settore calcio femminile, Chiara Marchitelli: “Non possiamo più tollerare la presenza di questi personaggi all’interno dei nostri stadi né episodi del genere. Piena solidarietà alla calciatrice con l’augurio che i responsabili di questo brutto gesto vengano presto individuati e allontanati dalle manifestazioni sportive”.
La città di Vicenza si stringe intorno alla calciatrice
Le condanne per quanto vissuto dalla calciatrice Rafiat Sule Folakemi arrivano anche dal mondo istituzionale come quelle che arrivano dal sindaco di Vicenza, Francesco Rucco che ha condannato l’episodio, ma anche da parte dell’assessore allo Sport del comune veneto, Matteo Celebron: “Vanno individuati i responsabili ed educati, ancora prima che perseguiti. Condanno con fermezza un atto razzista che non trova giustificazioni”.