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Caso Umtiti, la Lazio condanna i cori razzisti ma fa ricorso: è bufera su Lotito

Il caso dei cori razzisti da parte dei tifosi della Lazio contro Umtiti e Banda a Lecce fa ancora discutere, dopo la squalifica della curva laziale Lotito si dissocia dal razzismo ma fa ricorso

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Non si placano le polemiche per i buuu razzisti piovuti dal settore ospiti dello stadio Via del Mare di Lecce contro il calciatore giallorosso Umtiti, ma anche Banda, nella partita tra i padroni di casa salentini e la Lazio. Nell’occhio del ciclone ancora una volta la tifoseria biancoceleste segnalata e punita ieri con la chiusura della curva in occasione della prossima partita casalinga dei laziali, domenica contro l’Empoli. Ma la società di Lotito, seppur condannando gli autori del vile gesto razzista, ha destato scalpore per la decisione di chiedere ricorso con urgenza contro la decisione del giudice sportivo. Ed è bufera.

Cori razzisti contro Umtiti, chiusa la curva della Lazio

Puntuale ieri, 24 ore dopo l’episodio il giudice sportivo della Serie A Gerardo Mastrandrea ha inflitto una giornata di chiusura della Curva Nord dell’Olimpico in occasione della prossima partita casalinga della Lazio, domenica alle 15 contro l’Empoli. Decisione quasi scontata dopo gli ululati razzisti nei confronti di Banda e Umtiti arrivati dal settore dei tifosi biancocelesti durante la partita persa in casa del Lecce mercoledì scorso alla ripresa del campionato di serie A.

Un episodio che aveva costretto l’arbitro Marinelli a sospendere momentaneamente il match e addirittura a chiedere l’intervento dello speaker dello stadio Via del Mare per “minacciare” l’interruzione della partita se i cori razzisti non fossero finiti. La gara poi è ripresa regolarmente, il Lecce ha rimontato la Lazio e proprio Umtiti è stato uno dei migliori in campo.

La Lazio condanna i cori contro Umtiti e Banda ma…

Nelle ore immediatamente successive a quanto successo al Via del Mare in tanti hanno stigmatizzato i comportamenti dei tifosi laziali a Lecce. Addirittura si era espresso anche il presidente della Fifa Infantino mentre lo stesso protagonista, suo malgrado, Umtiti aveva risposto da campione del mondo, prima in campo con una sontuosa prestazione e poi in un post social.

A condannare il razzismo dei suoi tifosi in trasferta era stata la stessa Lazio. Il club del presidente Claudio Lotito attraverso una nota ufficiale in cui prendeva le distanze da quello spicchio di tifoseria presente al Via del Mare e protagonista dell’episodio reiterato di razzismo.

“[…] La S.S. Lazio anche oggi condanna chi si è reso protagonista di questo gesto deprecabile, vergognoso e anacronistico e offrirà come sempre la massima collaborazione alle autorità per individuare i responsabili. I tifosi della Lazio non sono razzisti e non possono essere associati a pochi individui che ledono gravemente l’immagine del club”.

Cori razzisti a Umtiti, la Lazio fa ricorso contro il giudice sportivo

Nella giornata di ieri però, a seguito della chiusura della curva per Lazio-Empoli di domenica pomeriggio, proprio il club del presidente Lotito ha presentato ricorso d’urgenza contro la squalifica. La tesi della società biancoceleste è che non si può punire tutto un settore per colpa di una sparuta minoranza, erano in mille circa al Via del Mare, che si è resa protagonista dei cori razzisti a Lecce.

La Lazio chiede nel ricorso che tramite le forse dell’ordine e la società del Lecce vengano identificati e puniti i tifosi che erano in trasferta nel Salento e che tramite la società che ha venduto i biglietti nominali e le telecamere del Via del Mare vengano individuati e puniti i singoli responsabile dei cori razzisti e non tutto un settore dello stadio Olimpico la maggior parte dei quali era a casa a vedere la partita in tv.

Lazio: il ricordo di Mihajlovic con l’Olimpico semi vuoto

Uno smacco doppio per la Lazio e i tifosi laziali. Proprio domenica, contro l’Empoli, al primo apppuntamento casalingo dopo la sua morte, il club biancoceleste avrebbe voluto ricordare degnamente Sinisa Mihajlovic, bandiera della Lazio, il cui omaggio se il ricorso non dovesse essere accettato, rischia di avvenire con l’Olimpico vuoto per metà e soprattutto senza Curva Nord. Anche su questo aspetto fa leva Lotito per “intenerire” il giudice sportivo. Ci riuscirà?

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