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Sinner, Vagnozzi non ha paura: “C’è una differenza rispetto a Parigi”. Carlos impressionato: “Non me lo aspettavo”

Nel giro di poche settimane arriva la seconda finale slam tra l’italiano e lo spagnolo: la maratona del Roland Garros è già agli atti come una delle partite più belle di sempre. Ma chi è il favorito?

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz: ancora una volta. La rivalità principale del tennis moderno si ripete nella finale di Wimbledon. L’atto conclusivo del Roland Garros è già agli atti come una delle partite più belle di sempre e domani va in scena il secondo atto di quella che si annuncia come una sfida ricorrente negli anno a venire.

Il parere di Vagnozzi

Dopo Parigi e gli ultimi confronti diretti è evidente che i favori del pronostico siano tutti dalla parte di Carlos Alcaraz: il numero 2 del tennis mondiale sta vivendo uno strepitoso momento di forma e a Londra vuole conquistare il suo terzo Wimbledon di fila. Ma Simone Vagnozzi, coach di Sinner, non è disposto ad alzare bandiera bianca: “Penso che queste partite tra Jannik e Carlos siano tutte da 50 e 50. Abbiamo visto a Parigi che il match è stato deciso da pochi punti e penso che qui sarà lo stesso. Vedremo chi riuscirà ad approfittare delle occasioni”.

Cosa cambia rispetto a Parigi

Dalla terra rossa all’erba: le differenze sono notevoli. Anche se su entrambe le superfici il gioco di Alcaraz sembra essere favorito. Ma per Vagnozzi ci sono delle differenze sostanziali: “Sulla terra hai più opportunità di cambiare il gioco, mentre sull’erba le variazioni sono di meno. Ma molto dipenderà anche dalle condizioni. Quando fa caldo la palla rimbalza di più rispetto a quando è umido. Penso che Jannik abbia giocato molto bene in condizioni di umidità ma anche col caldo. Il gomito? Stiamo affrontando la cosa giorno per giorno ma penso che Jannik stia gestendo la situazione al meglio e si concentra solo su quello che può fare”.

Alcaraz impressionato da Sinner

Dopo Parigi, Sinner è stato in grado di rifilare un altro 3-0 a Novak Djokovic ma forse in questa situazione si è trattato di un risultato decisamente più inatteso. Il serbo ha sempre dimostrato grande adattamento all’erba a differenza di Jannik che è ancora un “work in progress” su questa superficie. E rimanere colpito dal risultato della semifinale è stato lo stesso Alcaraz: “Vincere 3-0 contro un giocatore come Novak, che resta uno dei migliori del circuito, beh non è andata come immaginavo. Quello che ha fatto Jannik è impressionante e sorprendente. Battere Djokovic in quel modo è difficile e dimostra il suo valore attuale. Non vedo l’ora di giocare la finale, spero solo che non sarà un’altra maratona di 5 set”.

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