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Six Kings Slam, l’ultima tra Alcaraz e Nadal accende la Spagna. Ma l'Arabia Saudita è al centro delle polemiche

Sarà l’ultima volta che scenderanno in campo l’uno contro l’altro Rafa e Carlos: passato contro presente e futuro del tennis spagnolo. Ma l’organizzazione araba non convince

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

L’ultima volta in campo uno contro l’altro: il quarto incrocio tra Rafael Nadal e Carlos Alcaraz non avviene in uno slam o in un torneo ATP ma nel corso di un’esibizione in Arabia Saudita. Potrebbe però non essere l’ultima volta in campo “insieme” visto che la Spagna punta forte alle Final Eight di Coppa Davis e i due potrebbero tornare ad essere coppia anche in doppio a Malaga.

L’ultima volta tra Alcaraz e Nadal

Il passato contro il presente e il futuro del tennis spagnolo. La partita del Six Kings Slam rappresenta un momento importante per la Spagna che sta vivendo con trepidazione l’attesa di questo match. Rafael Nadal ha appena dato il suo addio al mondo del tennis, il torneo di Riyadh e poi la Coppa Davis saranno gli ultimi appuntamenti di una carriera straordinaria. E in queste due occasioni non potrà far altro che passare il testimone del tennis spagnolo a Carlos Alcaraz, che come lui sin da giovanissimo porta le stigmate del predestinato. I confronti nel circuito ATP vedono il maiorchino avanti 2-1 ma quella di stasera in Arabia Saudita sarà un match che farà scendere qualche lacrimuccia ai tifosi spagnoli.

Alcaraz: “Un onore dividere il campo con lui”

Carlos Alcaraz non nasconde le emozioni di questo impegno così particolare. “Per me sarà un privilegio giocare contro di lui anche se darò tutto per vincere. Sarà un momento speciale per me, per la mia famiglia, per il mio team e penso per tutti gli spagnoli. Mi è dispiaciuto sapere del suo ritiro, sono cresciuto guardando le sue partite in televisione ed è una delle ragioni per cui sono diventato un tennista professionista. E’ stata una figura molto importante nella mia vita e nella mia carriera”.

Il ruolo decisivo di Mutabagani

C’è una ragione dietro la presenza di Rafael Nadal nel Six Kings Slam. L’Arabia Saudita sognava di avere lo spagnolo in campo sin da quando è nata l’idea del torneo. E a renderlo possibile è stato il ruolo chiave di Areej Mutabagani, la presidente della federtennis araba dal 2021, ha un rapporto molto stretto con Rafa al punto che uno dei suoi figli, Zaid Amed, ha studiato presso l’accademia di Nadal a Manacor.

Arabia Saudita: non mancano le polemiche

Il ruolo sempre più importante dell’Arabia Saudita nel mondo del tennis non piace a tutti e questi tornei esibizione di sicuro non piacciono ai puristi del tennis. Il montepremi clamoroso messo a disposizione degli atleti, alcuni dei quali impegnati per una sola partita come nel caso di Rune e Medvedev, viene considerato spropositato. E ovviamente di mezzo ci sono le solite discussioni sulla politica sui diritti umani nel paese arabo. Ma c’è anche una polemica “più leggera” che circola sui social sin dalla partite di Sinner giocata ieri ed è quella relativa alle inquadrature che sono apparse quasi “amatoriali”. Sui social c’è chi ha ironizzato su questa situazione: “Hanno speso milioni di euro, promo bellissimi e poi non possono permettersi una telecamera posizionata meglio?”.

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