Dominik Fischnaller brinda alla vittoria della Coppa del mondo di slittino. E per l’Italia è una domenica davvero di festa per gli sport invernali: doppietta nella discesa libera di sci alpino e questo successo nel singolo maschile, che mancava da 12 anni, da quando vinse Zoeggeler.
- Fischnaller: la matematica nella tana dei leoni
- Fischnaller: il palmares del 'non vincente' contro quello del Cannibale
- Fischnaller: una Coppa costruita con i piazzamenti
Fischnaller: la matematica nella tana dei leoni
Il successo matematico, per Dominik Fischnaller, è arrivato nella tana dei leoni, ossia a Winterberg, in Germania, in uno sport in cui la prima lingua sul sito della Federazione è proprio il tedesco, seguito dall’inglese.
Fischnaller sul tetto del mondo a 30 anni, dopo aver a lungo inseguito questa giornata. Può alzare al cielo la sfera di cristallo. E festeggiare come fece a suo tempo il grande Armin Zoeggeler. Negli ultimi anni, è stato proprio Dominik a caricarsi sulle spalle il movimento, tenendo alto l’onore di un Paese che in questo sport ha una tradizione decennale. Pluridecennale.
Fischnaller: il palmares del ‘non vincente’ contro quello del Cannibale
Lo definiscono un ‘non vincente’ Dominik Fischnaller, ma intanto nella sua bacheca ci sono un bronzo alle Olimpiadi e tre terzi posti ai Mondiali. A cui si aggiunge adesso il primo posto in Coppa del mondo, che lo pone tra i grandi della storia. E siccome l’appetito vien mangiando, le Olimpiadi di Milano – Cortina non sono poi così lontane, un triennio in cui si spera che venga costruita la pista dello slittino a Cortina d’Ampezzo.
Come detto, se guardiamo a tutte le vittorie della carriera, persino Fischnaller appare piccolo al cospetto del Cannibale, ossia Armin Zoeggeler, che nel 2011 collezionò il decimo titolo e che oggi è il commissario tecnico della Nazionale azzurra e grande modello per Dominik.
L’Italia porta a casa così la ventesima sfera di cristallo nel singolo maschile, considerata anche la vittoria a pari merito del 1981 di Ernst Haspinger e Paul Hildgartner.
Fischnaller: una Coppa costruita con i piazzamenti
Dominik Fischnaller, quasi a schernire quella nomea di ‘non vincente’, ha costruito questo successo soprattutto con i piazzamenti. L’unica battuta a vuoto è stata quella di St. Moritz, con l’ottavo posto. Per il resto ha collezionato sei podi e ha vinto due volte a Park City. A Winterberg è arrivato con un bottino importante di 36 punti da difendere dal tedesco Felix Loch. Un margine che però si era assottigliato molto, se consideriamo che a quattro gare del termine era di 109 punti.
Chiamatelo braccino o amministrazione del vantaggio, Fischnaller anche oggi non era al comando. Quarto dopo la prima manche, ma sorridente perché Loch era nono. Nella seconda manche, l’azzurro è riuscito a mantenere 36 centesimi sul tedesco, celebrando il trionfo. La gara è andata a un altro tedesco, Max Langenhan, al sesto successo consecutivo nel circuito maggiore e probabilmente il maggiore avversario l’anno prossimo. Se non, vista la giovane età, il possibile dominatore dei prossimi anni. Dietro al teutonico, un tris di austriaci. Quinto proprio Fischnaller, a 383 millesimi dalla vetta. Loch è arrivato settimo. Da segnalare il decimo posto dell’azzurro Leon Felderer.