In tutti i pronostici pre-Olimpici, la sua era dato come una delle medaglie più attese, quasi scontate; la storia dello sport è però piena di esempi dove le attese della vigilia vengono tradite.
Non è stato il caso, nella notte italiana, di Michela Moioli, che ha dominato la finale dello Snowboard cross femminile regalando all’Italia il secondo oro di questi Giochi, dopo quello di Arianna Fontana nello short track. L’oro della Moioli arriva a coronamento di una stagione fantastica: quello di Pyeongchang è l’ottavo podio stagionale consecutivo, oltre che la consacrazione di una carriera che ancora ha tanti anni davanti a se (la nativa di Alzano Lombardo è una classe 1995).
Dietro di lei argento per la giovanissima francese (del settembre 2001!) Julia Pereira, mentre il bronzo va alla campionessa in carica, la ceca Ema Samkova.
Il doubleheader notturno dello sci alpino stavolta è avaro di soddisfazioni per i colori azzurri. Nel Super-G maschile bella vittoria per l’austriaco Matthias Mayer, che conquista il suo secondo oro olimpico in carriera (il primo nella discesa di Sochi 2014) precedendo di 13 centesimi lo svizzero Beat Feuz e di 18 il norvegese Kjetil Jansrud. Sia Feuz che Jansrud sono al secondo oro consecutivo in questi Giochi, a posizioni invertite rispetto alla discesa libera di ieri. Soltanto 7°, ma lontano dal podio, Dominik Paris, mentre Christof Innerhofer chiude 16°. Matteo Marsaglia è un buon 20°, mentre Peter Fill non riesce a portare a termine la gara.
Sorpresa assoluta nello slalom femminile, dove la super favorita Mikaela Shiffrin finisce addirittura giù dal podio. L’oro va all’eterna “piazzata” (sempre a medaglia negli ultimi tre mondiali nello slalom, ma mai sul gradino più alto del podio), la svedese Frida Hansdotter. Argento alla svizzera Holdener, per soli cinque centesimi, mentre il bronzo va a un’incredibile Katharina Gallhuber: per la ventenne austriaca è il primo podio in carriera, nella gara più importante. Chiara Costazza e Irene Cartoni chiudono entrambe in top 10, ma lontane dalla zona medaglie (rispettivamente 9° e 10°), mentre Manuela Moelgg finisce 23°, mai in gara.
Chiudiamo con l’Italia del curling, che si ferma contro la Danimarca per 6-4. Adesso il margine d’errore per sperare in una storica qualificazione alle semifinali è sempre più ridotto: gli azzurri torneranno “in campo” all’alba di domani, contro il Giappone.
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