Va alla Francia la seconda edizione della Nations League: dopo aver superato in rimonta il Belgio in semifinale, i ragazzi di Deschamps si ripetono con la Spagna e tornano a vincere un trofeo a tre anni di distanza dal trionfo mondiale in Russia.
Più che una partita di calcio sembra una gara di scacchi, soprattutto nelle prime battute: è qui che va in scena una lunga fase di studio, non il miglior spettacolo possibile per una finalissima. Sugli spalti gli italiani presenti ricordano a tutti chi sono i campioni d’Europa, annoiati da ciò che accade sul prato verde di San Siro: i lampi di tecnica cristallina sono isolati, le occasioni da rete praticamente inesistenti.
Pogba è uno dei pochi a provare la finezza, e il filtrante per Benzema è spettacolare: l’attaccante del Real aggira Unai Simon, ma il suo tentativo di assist al centro dell’area è preda della difesa spagnola. Le ‘Furie Rosse’ non trovano i varchi giusti e l’unico ‘sussulto’ del primo tempo è una protesta per un tocco col braccio di Koundé, che intercetta un cross di Rodri: per il VAR è tutto regolare e non c’è bisogno dell’on field review di Taylor. La difesa transalpina perde il suo leader al 41′: problema fisico per Varane che si accascia ed è costretto a lasciare il posto ad Upamecano.
Fortunatamente per chi assiste, lo spartito assume una versione ‘rock’ nella ripresa, in risposta alla lirica (non ce ne vogliano i compositori che hanno fatto la storia) che aveva causato più di qualche sbadiglio nel primo tempo: il tiro di Theo Hernandez si stampa sulla traversa, col pallone che rimbalza in campo ma non oltre la linea di porta come avrebbe voluto Deschamps.
E’ l’episodio che stappa finalmente la partita: sul ribaltamento di fronte, Upamecano si concede un sonnellino ingiustificato facendosi sfilare da Oyarzabal, il cui mancino è imparabile per Lloris sul palo più lontano. La Spagna non ha però ancora fatto i conti con Benzema, la punta centrale più tecnica al mondo, che inventa una rete dal nulla: il destro a giro piega le mani di Unai Simon, equilibrio di nuovo ristabilito in un San Siro che ribolle finalmente di passione.
A contribuire a tale scenario è anche la stella di Mbappé, luminosa come non mai: scatto sul filo del fuorigioco alle spalle della retroguardia spagnola e pallonetto che per poco non inquadra lo specchio della porta. Gli va decisamente meglio al minuto 80: il passaggio di Theo Hernandez è illuminante, Mbappé fa il resto depositando a porta vuota dopo aver eluso l’uscita di Unai Simon.
Il finale è palpitante: Lloris salva la porta sul piazzato a botta quasi sicura di Oyarzabal, Mbappé ha la chance per il tris ma il tiro termina debolmente tra le braccia di Unai Simon. Il portiere del Tottenham mette il lucchetto alla vittoria disinnescando anche la botta di Yeremi Pino in pieno recupero, altro intervento che vale una Nations League conquistata all’insegna della rimonta.
IL TABELLINO E LE PAGELLE
SPAGNA-FRANCIA 1-2
Marcatori: 64′ Oyarzabal (S), 66′ Benzema (F), 80′ Mbappé (F)
SPAGNA (4-3-3): Unai Simon 6; Azpilicueta 5, Eric Garcia 5, Laporte 5, Marcos Alonso 6.5; Gavi 5.5 (75′ Koke 6), Busquets 7, Rodri 6 (84′ Fornals sv); Ferran Torres 5.5 (84′ Merino sv), Oyarzabal 7, Sarabia 5 (61′ Pino 6.5). Ct. Luis Enrique
FRANCIA (3-4-1-2): Lloris 7; Koundé 6, Varane 6 (46′ Upamecano 4.5), Kimpembe 6.5; Pavard 5.5 (80′ Dubois sv), Pogba 7, Tchouameni 6, Theo Hernandez 7; Griezmann 5.5 (92′ Veretout sv); Benzema 7.5, Mbappé 7. Ct. Deschamps
Arbitro: Taylor (Inghilterra)
Ammoniti: Pogba (F), Koundé (F), Laporte (S), Mbappé (F)
Espulsi: nessuno