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Sterling, il tatuaggio diventa un caso nazionale

Tiene banco in casa Inghilterra la questione legata all'attaccante del City.

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Sterling, il tatuaggio diventa un caso nazionale Fonte: 123RF

E’ molto facile lasciarsi ingannare dalle apparenze. Spesso questo porta a formulare conclusioni affrettate che si dimostrano infondate. Ciò che è accaduto a Raheem Sterling nell’ultima settimana è emblematico in tal senso. Il ragazzo giamaicano, naturalizzato inglese, è diventato bersaglio della critica per un nuovo tatuaggio, esposto durante gli allenamenti in ritiro con la Nazionale di sua maestà, per preparare la campagna di Russia 2018.

L’attaccante dei citizens quest’anno ha collezionato 46 presenze totali tra Premier League, Fa Cup, Champions League e Coppa di Lega, arricchite da 23 gol. La sua miglior stagione dal punto di vista realizzativo, merito del gioco di Guardiola, capace di esaltare le sue doti d’attaccante rapido e funambolico con la palla al piede, in grado di saltare spesso e volentieri gli avversari uno contro uno e creare superiorità numerica. Proprio per questo il tecnico della nazionale dei leoni, Gareth Southgate, punta forte su di lui per trascinare gli inglesi in questo Mondiale.

Ma il caso che ha visto coinvolto il giocatore del Manchester City, ha rischiato di destabilizzare il ragazzo. Sterling ha postato lunedì sul suo profilo Twitter la foto del nuovo tatuaggio fattosi sulla gamba destra, che ritrae un fucile d’assalto.

La critica subito si scatena, aditandolo di essere un cattivo esempio, ma è lo stesso Sterling che dal ritiro dell’Inghilterra a St George’s Park, mette a tacere tutte le voci intorno al suo nuovo tatuaggio, spiegandone il significato con queste parole: “Mio padre è morto in una sparatoria quando avevo due anni. Da quel momento ho promesso che non avrei mai toccato un’arma da fuoco. In più io tiro con il piede destro ed il tatuaggio è ancora incompleto”.

Parole che non lasciano spazio ad interpretazioni, che racconta il vissuto di un ragazzo giamaicano che a 5 anni lasciò il suo paese d’origine con la madre, in direzione Londra, per incominciare una nuova vita e vedere realizzato il suo sogno, quello di diventare un calciatore professionista e di rendere orgoglioso suo padre, andatosene troppo presto, ma che ora, dopo questo tatuaggio, sarà sempre di più con lui.

SPORTAL.IT

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