La Superlega, di fatto, è naufragata. Il grande sogno dei 12 club fondatori si è arenato dopo un paio di giorni. Tuttavia, c’è ancora chi crede ciecamente nel progetto come Florentino Perez, colui che era stato messo a capo della Superlega.
In una lunga intervista a El Larguero su Cadena Ser, l’attuale presidente del Real Madrid ha fatto chiarezza sul futuro del progetto Superlega: “E’ in stand-by, esiste. Juve e Milan non se ne sono andate. Siamo tutti insieme. E il Barcellona sta riflettendo”.
Precisazioni anche sul rapporto con la Juventus di Andrea Agnelli, finito nella bufera mediatica in questi ultimi giorni: “C’è confusione delle informazioni. Dicono che la Juve non c’è, non è vero. Ho parlato tre volte con lui (Andrea Agnelli, ndr) soltanto oggi, la Juve è ancora dentro il progetto.
Proprio come Aleksander Ceferin si gode la vittoria e riflette su come comportarsi nei confronti del Real Madrid, Florentino Perez rilancia: “Il calcio è mantenuto da tutta la vita da grandi club. Nel tennis è mantenuto da grandi giocatori. Il fenomeno Messi è stato positivo per il calcio spagnolo e il calcio in generale. Qualcuno di noi ha dato un altro format per generare denaro, perché altrimenti il calcio morirà”.
Insomma, secondo il numero uno del club più famoso al mondo, non c’è più tempo e va fatto qualcosa in tempi rapidi. Bocciato anche il nuovo format della Champions League (“Perché la UEFA sta parlando del 2024, non so dove saremo. Nessuno capisce il nuovo format della Champions. Io, che non sono un pazzo, non l’ho capito”).
Un messaggio chiaro e forte nei confronti dell’Uefa, chiamata ora a trovare una soluzione per dare una mano concreta ai 12 club fondatori perchè, come chiosa Florentino Perez, “… Dicono che siamo tutti uguali, ma ci sono partite che nessuno guarda”.