Kelly Slater, considerato il più grande surfista della storia, ha parlato delle difficoltà del suo sport: “Ho avuto diversi amici che non ce l’hanno fatta. Chi ha a che fare con le grandi onde (big wave, qui il resoconto dell’evento a Nazaré, ndr) spesso rischia la morte, ma anche le onde piccole possono essere pericolose. E poi c’è il rischio di avere a che fare con squali e alligatori”.
“Non sei mai così pienamente vivo come quando rischi di morire – ha proseguito Kelly Slater -. Questa paura crea una concentrazione intensa, una presenza intensa. Penso che sia questo che attira le persone verso gli sport pieni di adrenalina e pericolo. In quei momenti sei presente e non distratto, cose che il mondo moderno sta rendendo sempre più difficili”.
Slater potrebbe dire addio nel 2022: “Sto davvero contemplando che il prossimo possa essere l’ultimo anno. Tra poco saranno 30 anni da quando ho vinto il mio primo titolo mondiale. Sarà il mio sesto decennio di surf, visto che ho iniziato a gareggiare che avevo otto anni. Però essere l’atleta più anziano è gratificante: le persone dicono di essere state influenzate da quello che hai fatto, da come hai parlato, o da che approccio hai avuto”.