Joan Mir non è apparso pienamente soddisfatto del terzo posto conquistato ad Aragon. Lo spagnolo, al quinto podio quest’anno, ha infatti sottolineato come avrebbe voluto essere più competitivo e battagliare per la vittoria, un obiettivo che per il momento sembra essere fuori portata con l’attuale configurazione della Suzuki.
“Quest’anno il nostro sviluppo non è stato come quello dei nostri avversari. Questo non deve accadere l’anno prossimo. Nell’ultimo periodo abbiamo lavorato tanto, ma forse dovevamo farlo prima per essere alla pari con gli altri costruttori” ha affermato secco l’iridato in carica.
“Sono consapevole che il podio è alla nostra portata, ma senza accelerazione non possiamo lottare per la vittoria. Penso sia ovvio, visto che stiamo lottando sul rettilineo e con la Suzuki non possiamo sorpassare. Mi do il 100%, ma serve un passo avanti, anche se non è facile” ha continuato Mir sottolineando poi un altro importante problema della moto attuale.
“Oltre a questo aspetto, dobbiamo fare qualcosa con l’holeshot, in modo che in gara partiamo alla pari con gli altri. Se risolvessimo questi due problemi sarebbe già un ottimo punto di partenza”.
A San Marino dunque il pilota iberico spera di avere qualcosa in più tra le mani per poter lottare per il successo finale.
“Spero di avere delle parti nuove per la gara in modo da poter essere più competitivo. Abbiamo bisogno di materiale migliore. Spero che questo terzo posto di oggi segni l’inizio di un buon finale di stagione… Suzuki sta lavorando sull’holeshot, ne abbiamo bisogno”.