C’è un’altra prima volta nella stagione decisamente a fari accesi di Luciano Darderi: l’italo-argentino raggiunge per la prima volta i quarti di finale di un torneo del circuito 500 superando in tre set il kazako Aleksandr Shevchenko e attende ora di sapere chi sarà lo sfidante che uscirà dalla sfida tra Lajovic e Baez. Ai quarti, ma nell’ATP 250 di Gstaad, avanza anche Fabio Fognini: il peruviano Varillas s’illude nel primo set, poi deve cedere al ritorno del 37enne di Arma di Taggia, che sembra davvero aver ritrovato il passo dei giorni migliori, peraltro reduce da una stagione decisamente altisonante sull’erba (quasi una rarità per lui). Per lui nei quarti uno tra Tsitsipas e Medjedovic.
- Darderi c'ha preso gusto: la top 30 è a un passo
- Fognini, il solito show: riemerge dalla polvere e vola ai quarti
Darderi c’ha preso gusto: la top 30 è a un passo
Chiaro che la vittoria di Darderi si prende la copertina in una giornata che per i colori azzurri è cominciata decisamente sotto una buona luce. Contro Shevchenko per il buon Luciano, testa di serie numero 7 del torneo tedesco, c’è stato però da sgobbare e non poco, col kazako pimpante in avvio tanto da trovare subito il break nel gioco d’apertura. La reazione di Darderi si traduce nel contro break nel quarto gioco, dove addirittura il rivale non riesce a mettere a segno neppure un punto. La partita è equilibrata ma la bilancia sembra cominciare a pendere dalla parte dell’italo-argentino, che nel sesto gioco trova ancora il modo per brekkare l’avversario. Ma la battaglia è decisamente complicata: altro contro break, stavolta di Shevchenko, ed ennesimo allungo di Darderi che trova il terzo break nel parziale prima di andare a chiudere sul 6-3.
Nel secondo set però Shevchenko si mostra di nuovo assai aggressivo: scappa via sul 3-0 ottenendo il break nel secondo gioco e stavolta non tradisce più alcun tipo di “braccino” sui turni di servizio, che vengono liquidati senza apparente difficoltà. Darderi invece fatica a trovare ritmo e un altro break consegna il 6-2 al rivale, che in apertura di terzo parziale avrebbe anche l’opportunità di scappare sul 2-0 sul servizio di Luciano (che pure si salva).
Da quel momento in poi tutto cambia: è il kazako che comincia a soffrire sui propri turni di battuta, tanto da dover salvare due palle break nel quinto gioco prima di trovare però il modo per brekkare di nuovo Darderi nel game successivo. Sembra finita, ma la reazione dell’italiano è lodevole: contro break a zero e poi altro gioco vinto sul servizio del rivale, che è pure quello decisivo (il nono gioco) per dar vita al 6-3 finale. Vittoria pesantissima che consegna a Luciano il best ranking alla 32, con la top 30 distante soltanto una partita.
Fognini, il solito show: riemerge dalla polvere e vola ai quarti
Al ranking ha buttato un occhio anche Fabio Fognini, rientrato nella top 70 mondiale da dove mancava ormai da quasi due anni. Tutto merito del successo ottenuto in rimonta contro il peruviano Juan Pablo Varillas, che s’è illuso troppo presto di poter piegare la resistenza del veterano ligure. A impreziosire il successo, il fatto di aver saputo riemergere da una situazione che pareva ormai disperata, con ben due palle match annullate da Fognini nel corso del secondo set.
Nel primo, semplicemente Varillas s’è mostrato ingiocabile sui suoi turni di battuta, di fatto facendosi bastare l’unico break ottenuto in corso d’opera (nel sesto game è la prima di due palle break a essere sfruttata). La fretta è cattiva consigliera di un Fognini costretto a riordinare le idee (quelle si rapidamente): nel secondo set subisce un altro break nel terzo gioco e il finale sembra già scritto, ma nel sesto gioco Varillas concede qualcosina e Fabio non se lo fa ripetere due volte, trovando il modo per riequilibrare le cose. Adesso chi serve sembra in difficoltà: il ligure subisce un altro break e sul 3-5 deve annullare due palle match che lo rimettono in partita, perché nel decimo gioco basta una palla break per allungare di nuovo la partita. Il tiebreak fa felice Fabio, che la spunta 7-5.
Per Varillas è un brutto colpo, tanto che cede la battuta già al primo gioco del terzo parziale. Fognini deve salvare ben 5 palle break nel sesto gioco, ma nell’ottavo game il peruviano trova il modo per impattare sul 4-4. La sfida si decide tre giochi più tardi, quando Fabio si fa bastare una palla break per scappare sul 6-5 prima di chiudere per il 7-5 finale.