Jannik Sinner l’ha oscurato, con il suo prorompente 2023 che ha spazzato via tutto quello che c’era intorno. Matteo Berrettini è pronto a riprendersi almeno un pezzettino di quel palco che sente essere anche un po’ suo. Perché due anni e mezzo fa l’Italia del tennis era ai suoi piedi, quella stessa Italia che un anno dopo (giugno 2022) ha imprecato di fronte allo scherzo del destino, sotto forma di tampone positivo al Covid (e addio Wimbledon). Da allora, un lento ma inesorabile declino, tra infortuni, problemi, illusioni e cambiamenti in atto. Perché la fine del rapporto con Vincenzo Santopadre testimonia che davvero per Matteo si sta per aprire un nuovo capitolo, mai come stavolta tutto da scrivere e con al suo fianco il nuovo allenatore Francisco Roig.
- Obiettivo Australia: si parte a fine dicembre
- Brisbane, quanti big nella entry list
- Santopadre: "Matteo può tornare in top 20"
- Francisco Roig nuovo coach
- L'Italia del tennis e l'upgrade di un titolo slam
Obiettivo Australia: si parte a fine dicembre
L’ultimo incontro disputato da Berrettini risale a fine agosto, quando fu costretto al ritiro nel match di secondo turno degli US Open contro Rinderknech. Da allora non ha avuto modo di allenarsi con continuità, sebbene avesse cullato a lungo il proposito di rientrare per i due appuntamenti di Davis, entrambi vissuti nelle vesti inedite di giocatore-tifoso (è stato sempre presente nel box della squadra italiana, ma senza poter essere della partita).
Come molti suoi colleghi, l’appuntamento per il rientro nel circuito è stato fissato a fine dicembre, con il tennista romano che risulta regolarmente iscritto al tabellone di qualificazione dell’ATP 250 di Brisbane. È lo stesso torneo dove rientrerà Rafael Nadal, ma a differenza del maiorchino Berrettini dovrà passare per il tabellone cadetto. Questo però, mentre Rafa sfrutterà il cosiddetto “ranking protetto”, Matteo semplicemente si confronterà con la sua attuale posizione numero 92 nella classifica ATP, che di fatto lo obbliga a dover riconquistare i punti necessari per entrare direttamente nel main draw dei più affollati tornei stagionali.
Brisbane, quanti big nella entry list
Essendo il primo appuntamento della nuova stagione, strategico anche in funzione degli Australian Open, il torneo di Brisbane ha catalizzato attenzioni da parte di tanti nomi illustri. Oltre a Nadal hanno annunciato la loro presenza Holger Rune, Grigor Dimitrov, Ben Shelton, Beastian Korda, Aslan Karatsev, Andy Murray, Reilly Opelka e altri ancora.
Partire dalle qualificazioni può rappresentare un pericolo in più per Berrettini, che non gioca una partita ufficiale da quattro mesi e che pertanto dovrà cercare in tutti i modi di ritrovare in fretta il feeling con il campo. L’unico modo per farlo è giocare più partite possibili: un’uscita anticipata nel tabellone cadetto potrebbe avere effetti indesiderati, ma l’idea è di provare a sbarcare in Australia con la convinzione di potersela giocare.
Santopadre: “Matteo può tornare in top 20″
Il suo ex allenatore Santopadre intanto ha avuto modo di ringraziare una volta di più l’ex allievo, col quale ha spiegato di essere rimasto in ottimi rapporti. “S’è chiuso un capitolo della nostra vita, ma quel che succede in campo è una cosa, quello che resta fuori un’altra. Questo cambiamento è avvenuto nei tempi e nei modi più appropriati: abbiamo fatto 13 anni di strada assieme, condividendo gioie e dolori, ma Matteo ora deve guardare avanti. Per come lo conosco, e per quello che ho potuto vedere in questi anni, ha tutte le carte in regola per rientrare nei primi 20 giocatori al mondo”.
Francisco Roig nuovo coach
Francisco Roig è il nuovo allenatore di Berrettini. Il coach spagnolo, 55enne ex n°60 ATP che ha fatto parte del team di Rafael Nadal dal 2005 al 2022, ha iniziato a collaborare con il finalista di Wimbledon 2021 in questi giorni a Montecarlo dove si sta preparando per la prossima stagione. Inizialmente si era parlato tanto di Thomas Enqvist come sostituto di Santopadre, ma l’allenatore svedese, vice di Bjorn Borg per il Team Europe nella Laver Cup, avrebbe declinato l’offerta per motivazioni personali.
L’Italia del tennis e l’upgrade di un titolo slam
Il coach ha poi avuto parole di elogio anche per il grande “rivale”, almeno a livello mediatico, Jannik Sinner: “Ha avuto una crescita costante e incalzante. Pur cambiando anche lui allenatore, è rimasto sempre lo stesso e ha saputo prendere solo il meglio da ogni cosa nuova con la quale ha avuto a che fare. Credo di poter affermare che rappresenti il futuro di questo sport, non soltanto a livello nazionale. L’Italia sta vivendo un periodo florido, ma c’è ancora molto da fare e tanto da raggiungere”.
Chiaro riferimento a un titolo slam, sfiorato da Berrettini a Wimbledon 2021, oggi potenziale obiettivo di Sinner, magari già a Melbourne.