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Tennis, Lorenzi: Sinner e Berrettini pronti a vincere uno Slam

Paolo Lorenzi si unisce alla schiera di ammiratori di Berrettini e Sinner, ritenendoli già tanto forti da poter conquistare addirittura uno Slam.

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Tennis, Lorenzi: Sinner e Berrettini pronti a vincere uno Slam Fonte: Getty Images

Paolo Lorenzi è stato uno di quei tennisti che, pur non possedendo un talento straordinario, è stato in grado di raggiungere ottimi livelli e di togliersi non poche soddisfazioni nel corso della propria carriera. Recentemente ritiratosi alla soglia della quarantina, Lorenzi è stato intervistato da AOsport.it.

L’intervista inizia parlando di questo primo periodo senza più la racchetta in mano per la prima volta da 20 anni:

“Sensazione diversa. Innanzitutto perché non dovevo prepararmi per andare agli Australian Open. Molto diverso dal solito, ma mi ero preparato per questo momento. Il mio fisico non ce la faceva più. Guardando indietro credo di essere stato piuttosto incosciente.

Quando le cose non andavano, credevo di poter diventare un giocatore di livello, in top 100 o addirittura in top 50. Riguardando quel periodo, quelle certezze non c’erano. Ma questa incoscienza è stata la mia fortuna, non ho mai dubitato delle mie capacità e di non farcela”.

Per tutti gli sportivi poi c’è una partita, o un momento, nel quale la carriera cambia. Per Lorenzi, si apprende, è il match con Nadal nel 2011:

“Il match con Nadal al Foro Italico nel 2011. Ero fuori dai primi 100 al mondo, passai per le qualificazioni e riuscii a giocare alla pari con il numero 1 al mondo sulla terra rossa. Quella partita mi fece capire che potevo giocare alla pari con tutti, credo che sia stato un passaggio importante per la mia fiducia.

Poi i risultati ci hanno messo un po’ ad arrivare, ma quel giorno ho capito che potevo toccare quel livello”.

Infine uno sguardo anche alle nuove leve del tennis mondiale. Lorenzi crede fortemente nella scuola azzurra, e prevede un grande futuro per Sinner e Berrettini. Ma non solo un futuro, anche il presente è già loro, dato che l’ex tennista li vede già in grado di competere coi grandissimi, e addirittura di conquistare uno Slam:

“Nelle ultime interviste avevo detto che in qualche anno avremmo avuto tanti grandi giocatori. Dal davanti vedevamo che i ragazzi che stavano uscendo erano molto forti. Mi allenavo con loro, come con Jannik Sinner, e sono stato assieme a Matteo Berrettini in qualche torneo. Sapevamo che avrebbero toccato questi livelli.

Ma credo che la mia generazione sia stata un esempio da seguire per loro, dimostrando che lavorando bene si potevano raggiungere un determinato tipo di risultati. Poi loro ci hanno messo il talento ed è stata la chiave in più per farli arrivare dove sono adesso: se hai due giocatori in top 10, vuol dire che sono dei fenomeni.

Meriti a chi c’era prima, ma hanno anche loro tantissimi meriti. Siamo fortunati ad avere Berrettini e Sinner in top 10 che possono già vincere uno Slam: Matteo a Wimbledon era il più forte dopo Djokovic, dopo aver vinto il Queen’s. L’unico altro forte è Zverev, ma il romano ha tantissime chance. E rimanendo sul prato, anche Jannik ha possibilità di migliorare: con Fucsovics, che arrivò ai quarti, giocò un’ottima partita” .

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