Emma Raducanu, vincitrice degli US Open partendo dalle qualificazioni, è stata protagonista di uno dei casi più interessanti di tutto il 2021. La giovanissima tennista infatti è nota per cambiare spesso allenatore, cosa non ben vista da alcuni osservatori esterni.
A commentare la vicenda ci ha pensato anche Mats Wilander, ex numero 1 del mondo svedese, oggi commentatore e conduttore di rubriche per Eurosport:
“Non dico che Torben Beltz non sia un buon allenatore, ha guidato a lungo Angelique Kerber e l’ha aiutata a vincere Slam. Il fatto è che Kerber sapeva cosa doveva fare per arrivarci. La mia sensazione è che non è necessario prendere allenatori navigati quando hai 18 anni e sei fresca, piana di vita. Dobbiamo lasciare che questi ragazzi crescano prima di poter intervenire e modellarli. Altrimenti c’è gran pericolo di frenare lo sviluppo che può avere Emma per diventare una gran giocatrice. I giovani devono crescere con il proprio ritmo, e nel caso di Emma Raducanu non credo sia un bene che sopra la sua testa ci siano varrie voci. L’unica voce che deve ascoltare è la sua. Sa come vincere un Grande Slam. L’ha già fatto. Deve divertirsi, che le si permetta di fare quel che le piace dentro e fuori dal campo. E deve svilupparsi secondo il suo ritmo, senza che qualcun altro la forzi. I giovani necessitano di giocare come ritengono opportuno, rendersi conto di quanto sono bravi e sperimentare le discese e risalite con quel che sono i loro anni. E non serve assoldare un coach navigato che ti aiuti a vincere uno Slam”.