Non ha coronato il sogno di vincere le Finals, ma l’anno di Casper Ruud rimane da incorniciare nonostante le finali perse al Roland Garros, Us Open e a Torino.
In conferenza stampa lo stesso norvegese ha detto: “Sicuramente. Certo, è stato deludente perdere queste finali. Tutto sommato, se il primo gennaio mi avessi offerto il numero 3 del mondo e di giocare quelle finali, avrei probabilmente firmato. Nessun dubbio. Sento che c’è ancora margine per migliorare ed è una cosa positiva. Ho giocato un gran tennis quest’anno, ma sento di non aver ancora raggiunto il massimo o giocato il miglior tennis della mia vita. Questo risultato è il più sorprendente per me, finire l’anno qui su un campo indoor veloce, in finale, non qualcosa che ritenevo probabile. Forse neanche allo US Open. Ho ottenuto più di quanto pensassi”.
E sulla prossima stagione: “È sempre tonificante ripartire dall’Australia. Vuoi fare bene ma sai che solo l’inizio dell’anno. Uno dei principali obiettivi è di non avere troppi infortuni. Quest’anno ho dovuto saltare l’Australia. Sì, avrò più occhi puntati addosso, cercherò di gestirla e vediamo come va. Non gioco a tennis perché i media scrivano bene di me, che ho vinto o quello che è. Gioco perché amo la competizione, cercare di vincere. Su questo devo concentrarmi, non su quello che scriveranno di me. In Australia, sai che probabilmente giocherai decine di migliaia di punti durante l’anno, magari ne hai uno buono con 80-90 match. È l’inizio di una maratona e sei motivato per correrla”.