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Tennis, a Wimbledon vince Djokovic: Berrettini si arrende con onore

Il tennista romano è stato il primo italiano ad approdare all'atto conclusivo dei Championships in 144 edizioni, ma il serbo numero uno del mondo ha la meglio in rimonta in quattro set: 6-7 (4), 6-4, 6-4, 6-3.

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Novak Djokovic 6(4) 6 6 6
Matteo Berrettini 7(7) 4 4 3

A Berrettini vanno i complimenti per un percorso inatteso, nella consapevolezza che i margini di miglioramento siano ancora tanti e di aver giocato la prima finale di uno Slam a testa alta al cospetto di uno dei più forti tennisti di tutti i tempi.

Ora il serbo è vicino al sogno del Grande Slam: la vittoria a Wimbledon si aggiunge ai trionfi negli Australian Open e al Roland Garros, ad agosto agli Us Open Djokovic potrebbe entrare nella leggenda dello sport mondiale riuscendo in un’impresa compiuta solo da Donald Budge nel 1938 e da Rod Laver, nel 1962 e poi nel 1969.

Per Djokovic è la vittoria numero 20 in uno Slam, tante quante Rafa Nadal e Roger Federer e il sesto trionfo a Wimbledon in carriera: staccato Bjorn Borg a quota cinque. Lo svedese è anche eguagliato da Nole che diventa il quarto nella storia a vincere i Championships per tre anni di fila (impresa riuscita anche a Federer e Sampras).

Quarto set

Non si avvera il sogno di Matteo Berrettini, che perde in 4 set la prima finale in carriera in uno Slam. L’italiano non gioca al meglio delle proprie possibilità anche nei propri colpi forti, servizio e dritto, ma l’esito dell’ultimo atto di Wimbledon 2021 è dipeso soprattutto dalle qualità di Novak Djokovic. Il serbo trema solo nel finale del primo set, quando cede il turno di battuta e poi perde il tie break, ma poi riprende in mano il match grazie a esperienza, sangue freddo e alla propria infinita classe.

6-3 NOVAK DJOKOVIC È IL CAMPIONE DI WIMBLEDON 2021! Berrettini cede anche mentalmente sbagliando pure colpi facili: carattere, coraggio e servizio non bastano, Nole la chiude alla terza palla match e si aggiudica il torneo londinese per la sesta volta in carriera!

5-3 Rovescio da cineteca da fondocampo, precisione e potenza al servizio, anche nelle seconde palle: Djokovic resiste alla generosità di Berrettini al quale non riesce il controbreak. Adesso il romano deve servire per restare nel match

4-3 Arriva il break di Djokovic. Matteo accusa il colpo del colpaccio accarezzato nel game precedente e sbaglia troppo, tra colpi telefonati, inviti a rete all’avversario e il doppio fallo conclusivo che rischia di orientare set e match

3-3 Djokovic va sotto 0-30 per un errore gratuito e un passante di Matteo, ma poi tira fuori carattere e coraggio: il game gira sul 15-30, Berrettini non chiude a proprio favore un gran scambio e si arrende alla striscia di quattro punti consecutivi, dovendosi accontentare di aver fatto tremare l’avversario

3-2 Potenza e precisione nel servizio per Nole e Matteo risponde con le stesse qualità: adesso c’è poco spazio per le risposte e il set segue i turni di battuta senza sussulti

2-2 Game molto veloce: Djokovic è quasi impeccabile nelle percentuali delle prime palle e non lascia margini a Berrettini

2-1 Questa volta il terzo gioco del set non è fatale a Berrettini, che torna molto solido in battuta: il gioco si chiude con l’ace numero 15 nel match per Matteo

1-1 Emerge la stanchezza da entrambe le parti. Due turni di servizio combattuti, Berrettini lotta, ma non trova le risposte necessarie al servizio per impensirire Djokovic

0-1 Berrettini c’è e porta a casa il primo gioco del quarto set, pur alternando buoni colpi a errori apparentemente inspiegabili

Terzo set

Djokovic completa la rimonta portandosi in vantaggio per due set a uno. Decide il break ottenuto dal serbo nel terzo gioco in un parziale chiuso in parità a livello di punti (28-28) nel quale Berrettini ha dato risposte contraddittorie. Discreto al servizio, l’italiano si è mostrato troppo vulnerabile nel dritto. Il resto l’ha fatto qualche colpo da campione del numero uno del mondo, molto solido in battuta. Adesso, però, Matteo deve cambiare marcia. Per allungare la partita bisogna crescere in tutti i fondamentali e fare muovere l’avversario

6-4 Matteo facilita la vita al numero uno del mondo con due errori gratuiti che fanno volare Nole sul 30-0. Il serbo chiude il gioco sfruttando un altro errore dell’italiano e porta a casa il terzo set in 41 minuti. 2-1 per Djokovic

5-4 Turno di battuta di spessore per Berrettini, che resiste all’aggressività di Djokovic: il serbo scende a rete per chiudere i conti, Matteo non trema e porta a casa il gioco grazie a una buona varietà di colpi, rovescio compreso. Ora, però, Djokovic servirà per portarsi avanti di un set

5-3 S’inceppa il dritto di Berrettini, che facilita così la già solidissima risposta di Djokovic. Il serbo completa l’opera con due punti ottenuti al servizio pizzicando la riga

4-3 Gioco rapidissimo nel quale Berrettini si assesta su ottime percentuali di prime di servizio confermando di aver superato il breve passaggio a vuoto costato però molto caro

4-2 Turno di battuta tutt’altro che impeccabile per Djokovic, che non ingrana nelle prime e concede due palle set per poi risalire la corrente e aggiudicarsi il gioco grazie a quattro punti consecutivi

3-2 Matteo scappa 40-0, Djokovic incastra un lungolinea da campione, ma non basta: Berrettini chiude con un ace e resta in scia

3-1 Gestione discutibile da parte di Djokovic, che sollecita il dritto di Berrettini: il romano si difende bene sul proprio colpo forte piazzando un paio di punti da campione e il gioco si decide ai vantaggi: Matteo non riesce a fare controbreak, ma dà segnali incoraggianti

2-1 Matteo regala il primo punto esterno del set con un doppio fallo e Djokovic si avventa sulla preda: il serbo azzarda il pallonetto, viene trafitto dallo smash di Berrettini, ma si conquista una palla break con un passante da fuoriclasse e strappa il servizio all’italiano

1-1 Djokovic risponde senza esitazioni lasciando a secco Berrettini. Un gioco a testa e finora servizi dominanti nel terzo set

0-1 Che reazione di Berrettini! Matteo conquista a 0 un gioco psicologicamente delicatissimo e si porta avanti nel punteggio per la prima volta nel match, tie break del primo set escluso

Secondo set

Berrettini paga caro il passaggio a vuoto successivo al colpaccio nel tie break. I primi quattro giochi sono dominati da Djokovic, complici percentuali insufficienti nel servizio per Berrettini, nelle prime (61%) come nella seconde palle (58%). La parziale risalita del romano non basta per mandare in crisi la miglior risposta del circuito, ma c’è match sul Centrale di Wimbledon! L’inizio del terzo set si annuncia come il momento cruciale della sfida

6-4 Nulla da fare per Berrettini: Djokovic scappa subito 40-0 e questa volta trasforma già la prima palla set. Dopo 43 minuti di gioco il secondo parziale è per Nole!

5-4 Show di Djokovic che apre il game con un colpo magistrale sulla riga da fondo campo e va 40-0, ma il cuore di Berrettini è infinito: Matteo si aggrappa al servizio, annulla i tre set points e porta a casa il gioco conquistando cinque punti consecutivi. Ora però il serbo servirà per il set

5-3 Che carattere Berrettini! Djokovic si rilassa e, dopo aver concesso appena tre punti nel set nei propri turni di battuta, sbaglia qualcosa di troppo ed è anche protagonista di una brutta scivolata in una discesa a rete. Matteo recupera un break e ora servirà per proseguire la rimonta e restare nel set

5-2 Gran tweener di Matteo che, a set quasi compromesso, dà spettacolo conquistando il servizio a zero e chiudendolo con uno dei colpi più spettacolari e difficiili nel repertorio di un tennista

5-1 Djokovic non vacilla: turno di battuta con qualche errore in più rispetto ai precedenti, ma i due breakes di vantaggio sono mantenuti

4-1 Berrettini si sblocca e ferma l’emorragia di games: primo turno di battuta tenuto in un set comunque in salita

4-0 Matteo non riesce a rientrare in un set che sembra compromesso. Turno di battuta autoritario per Djokovic che, assistito da una solida percentuale di prime palle e da un aggressivo gioc a rete, porta a casa il game a 0

3-0 Primi scricchiolii in battuta per Berrettini, che commette il primo doppio fallo del match e fatica a far entrare le prime di servizio. Djokovic si conquista tre palle break, Matteo annulla la seconda con una gran volée, ma si arrende alla terza quando Nole lo costringe all’errore sul suo colpo preferito, il dritto. Djokovic avanti di due break

2-0 Berrettini prova la reazione e si porta sul 30-15, ma il serbo non trema ritrovando buone risposte anche dalla prima di servizio. Niente controbreak per Matteo

1-0 Reazione rabbiosa di Djokovic, che risale da 15-40 e piazza subito il break in apertura di set

Primo set

Il sogno italiano è più vivo che mai! Va in archivio un primo set tutt’altro che perfetto da ambo le parti. Djokovic inizia contratto in battuta, ma poi strappa il servizio a Berrettini e sembra padrone della situazione. La svolta nell’ottavo gioco: Matteo rischia di affondare, ma tiene il servizio e nel game successivo conquista il controbreak e da quel momento si gioca alla pari! Nole fa un punto in più in totale (52-51), ma non basta. Percentuali basse per entrambi sulle prime palle, ma si riparte dall’1-0 per Berrettini, più freddo nel tie break!

6-7 Capolavoro di Berrettini! Djokovic non trova risposte dal proprio servizio, Matteo conquista un altro minibreak all’ottavo punto (5-3) complice una seconda palla molto timida del serbo e non tradisce nei successivi turni di battuta chiudendo 7-4! Il primo set è del romano dopo 71 minuti di gioco! Che rimonta!

Tie break Berrettini inizia con un minibreak, ma Djokovic riesce a rispondere proprio prima del cambio di campo costringendo Matteo all’errore gratuito: si va al cambio di campo sul 3-3!

6-6 Berrettini leonino! Prime discese a rete per il romano, che trema andando sotto 15-30, ma non affonda nonostante Djokovic lo solleciti ripetutamente sul back di rovescio. Tie break a Church Road!

6-5 Djokovic spezza la serie nera di tre games persi e torna avanti nel punteggio: gioco rapidissimo e adesso pressione nuovamente tutta su Matteo per allungare il set al tie break

5-5 Che game di Matteo! Berrettini non cade nel possibile rilassamento e completa la rimonta: avanti 40-0, Djokovic riesce a ottenere solo un punto. Parità assoluta!

5-4 Controbreak! Con poco o nulla da perdere in un set molto sofferto, Matteo tira fuori coraggio e qualità costringendo Djokovic a due errori su altrettanti comodi dritti. Alla seconda palla utile ecco il break che rimette in carreggiata il set!

5-3 Matteo lotta con i denti e resta nel set aggiudicandosi ai vantaggi un game lunghissimo con ben 22 punti: Berrettini annulla un set point all’avversario e resta a galla anche grazie a buone percentuali con la seconda di servizio e adesso deve provare a strappare il servizio a Nole per restare nel set

5-2 Il numero uno del mondo sembra essere padrone della situazione. Avanti 40-0, Nole chiude a 15 e conquista almeno la possibilità di servire per il set nel prossimo turno di battuta.

4-2 Berrettini si rimette in carreggiata grazie a un gioco piuttosto tranquillo: il romano resta indietro di un break, ma c’è match!

4-1 Novak tiene con autorità il terzo turno di battuta del set e allunga capitalizzando il break precedente!

3-1 Djokovic si fa più aggressivo e Berrrettini perde il servizio alla seconda palla break concessa, dopo aver annullato la prima col servizio.

2-1 Un altro turno di battuta sofferto per Djokovic, che commette un altro doppio fallo, ma porta a casa il game

1-1 Berrettini autoritario. Tiene il primo turno di servizio, pur facendosi rimontare da 30-0 a 30-30, e conferma di aver approcciato la sfida molto bene!

1-0 Primo game soffertissimo per Djokovic, che la spunta nonostante due doppi falli e dopo aver concesso una palla break. Nole contratto, Matteo sembra più tranquillo!

Ore 15.09: è cominciato il match!

L’ingresso in campo alle 15

Novak Djokovic e Matteo Berrettini entrano in campo, tra gli applausi del pubblico! Djokovic, campione delle ultime due edizioni, 2018 e 2019 (nel 2020 Wimbledon non si è disputato a causa della pandemia di Coronavirus), è in serie positiva da 20 partite a Church Road.

Arbitro donna

Per la prima volta nella storia, la finale maschile di Wimbledon sarà arbitrata da una donna. Si tratta della croata Marija Cicak, che aveva già diretto la finale femminile 2014 tra Petra Kvitova e Eugenie Bouchard, ma soprattutto proprio la storica sfida conclusiva degli Us Open 2015 tra Pennetta e Vinci.

I precedenti

Sono due i precedenti tra Matteo e Nole. Il primo risale alle Atp Finals di Londra del 2019, con successo del serbo in due set (6-2, 6-1), il secondo è recentissimo, quarti di finale del Roland Garros lo scorso 9 giugno, con sofferta affermazione di Djokovic (6-3 6-2 6-7 (5) 7-5) nel match caratterizzato dalla discussa sospensione per permettere il deflusso degli spettatori nel rispetto del coprifuoco.

Novak Djokovic a due passi dalla storia

Dopo aver portato l’Italia a vette inesplorate sull’erba, Matteo è pronto a sfidare a testa alta Djokovic, che dal canto proprio è arrivato all’ultimo atto del torneo londinese sorretto da numeri sontuosi. Il serbo ha infatti conquistato la 30ª finale di un Major, a -1 dal primato di Roger Federer. Nole vede all’orizzonte due obiettivi che possono proiettarlo nella leggenda, l’aggancio allo stesso Federer e a Rafa Nadal a quota 20 Slam in carriera e la possibilità di inseguire il Grande Slam, avendo già vinto in stagione Australian Open e Roland Garros.

Gli incredibili numeri di Matteo

Berrettini ha cominciato il torneo da numero 9 del mondo e testa di serie numero 7, ma è già salito all’ottavo posto, con la certezza di guadagnare un’altra posizione in caso di trionfo ai Championships. Da 66 settimane nella top 10 del ranking Atp, Matteo ha già polverizzato il precedente primato italiano che apparteneva ad Adriano Panatta, fermatosi a 52 settimane. Berrettini, inoltre, potrebbe essere il primo della storia dopo Boris Becker capace di vincere nello stesso anno il torneo del Queen’s, storica “preparazione” a Wimbledon, e i Championships.

Per la prima volta nella storia un italiano in finale a Wimbledon

Il gran giorno del tennis italiano è arrivato. Per la prima volta in 144 anni di storia, un nostro rappresentante si è guadagnato il diritto di giocare la finale di Wimbledon, ovvero l’accademia mondiale dell’erba e il torneo più prestigioso del circuito.

Alle 15 sul centrale di Church Road Matteo Berrettini, 25 anni compiuti il 12 aprile scorso, romano del quartiere Nuovo Salario, sfiderà il numero uno del mondo Novak Djokovic.

Sulla carta un compito ai limiti dell’impossibile, considerando anche le motivazioni che animeranno il serbo, ma la crescita esponenziale che ha vissuto Matteo dal punto di vista tecnico e l’ottima condizione fisica e mentale dell’italiano potrebbero rendere il pomeriggio londinese più lungo ed emozionante di quanto potrebbe far pensare un pronostico superficiale.

Berrettini è il sesto tennista italiano a raggiungere la finale di uno Slam, il terzo di sesso maschile: in precedenza c’erano riusciti, tutti al Roland Garros, Giorgio De Stefani, sconfitto nel 1932, Nicola Pietrangeli (vittorioso nel 1959 e nel 1960 e sconfitto nel 1964) e Adriano Panatta, l’unico a farcela nell’era Open con il suo successo del 1976.

In tempi più recenti sono state Francesca Schiavone e Flavia Pennetta a tenere alto l’onore del tennis italiano, la prima con il trionfo a Parigi del 2010, la seconda spuntandola nella storica finale tutta italiana degli Us Open 2015 contro Roberta Vinci.

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