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Tensione Roma, la società spiazza Mourinho dopo lo sfogo

Attraverso un comunicato ufficiale la famiglia Friedkin ha ufficilizzato lo spostamento in avanti di un anno dell'aumento di capitale previsto a fine novembre: brutto colpo per lo Special One in ottica mercato.

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C’era una volta il José Mourinho famoso (anche) per il mantra “i miei giocatori sono i migliori del mondo”. Non si diventa Special One per caso, la protezione del proprio gruppo era stato uno dei punti di forza dell’epoca dei grandi successi internazionali del tecnico portoghese, al tempo del Porto e dell’Inter, ma evidentemente dipendeva tutto dalla qualità dei giocatori a disposizione.

Esaltare Julio Cesar e Maicon, Eto’o o lo Sneijder dell’epoca era stato facile, ma trasformare in fenomeni anche gli onesti mestieranti che popolano la panchina della Roma era una mission impossible anche per José.

Così ecco il clamoroso sfogo del post-tracollo contro il Bodo/Glimt, le cui conseguenze sono ancora imprevedibili.

“So che c’è differenza tra i 12-13 titolari e il resto del gruppo. Ora lo sapete anche voi giornalisti e mi auguro che la smettiate di chiedermi perché schiero sempre gli stessi giocatori” ha sentenziato Mou al termine della notte da incubo in Norvegia.

Parole che hanno riecheggiato a lungo sui social nei dibattiti dei tifosi giallorossi, oltre che sulle frequenze delle radio romane, ma di fatto non molto diverse da quelle già pronunciate dall’allenatore della Roma al termine della partita contro la Juventus, quando il tecnico giallorosso fu bravo a mixare le recriminazioni per l’arbitraggio di Orsato a considerazioni dense di rammarico sulla diversa qualità delle alternative a disposizione del collega Max Allegri.

Ora però ciò che conta sapere è come si ripartirà in casa Roma. E come cambierà il rapporto tra Mourinho e i giocatori messi pubblicamente all’indice. Il calendario riserva subito la super-sfida al lanciatissimo Napoli, in cui ovviamente in campo andranno i titolari, ma in corso d’opera potrebbe essere necessario ricorrere ai protagonisti della disfatta contro il Bodo.

Quanto al rapporto con la società, il ds Tiago Pinto era apparso nervoso sul tema mercato prima della gara di Conference League, ma Mourinho giura di essere già stato chiaro in tempi non sospetti con i Friedkin e che il rapporto con la proprietà sia solido.

In realtà i proprietari del club vengono descritti scossi dopo lo sfogo dell’allenatore, la cui posizione è comunque ben salda.

I Friedkin hanno comunque deciso di mandare a Mourinho un messaggio molto chiaro, quanto ai futuri investimenti sul mercato.

La società ha infatti deciso di spostare l’aumento di capitale da 210 milioni che si sarebbe dovuto concludere il prossimo 31 dicembre alla stessa data del prossimo anno, ma con una cifra assai maggiore, pari a 460 milioni di euro. Questo il comunicato del club: “Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sottoporre alla prossima Assemblea che sarà convocata in sede straordinaria per il 26 novembre 2021 in prima convocazione e, occorrendo, il giorno 27 novembre 2021, in seconda convocazione, la proposta di posticipare al 31 dicembre 2022 il termine ultimo per l’esecuzione dell’aumento di capitale e aumentare fino ad Euro 460.000.000,00”.

Come dire: le prossime operazioni di mercato, a gennaio, se ci saranno, dovranno avvenire solo attraverso l’autofinanziamento e in casa Roma non si investirà prima di dodici mesi. Un avvertimento chiaro a Mourinho, chiamato a centrare l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Champions League per non compromettere il proprio progetto triennale di rilancio della Roma.
 

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