Dopo l’inatteso oro conquistato da Massimo Stano nella 20 km e in attesa della prova femminile sulla stessa distanza con Eleonora Giorgi e Antonella Palmisano tra le possibili outsider, per l’Italia non arrivano soddisfazioni nella 50 km di marcia maschile a Tokyo 2020.
Nell’ultima edizione di una prova che non sarà più inserita nel programma olimpico a partire da Parigi 2024 a vincere è stato il polacco Dawid Tomala che ha a lungo condotto la gara.
Medaglia d’argento al tedesco Jonathan Hilbert, bronzo al canadese Evan Dunfee in volata sullo spagnolo Marc Tur.
La gara si è svolta in condizioni climatiche proibitive, con gran caldo e umidità che hanno avvolto Sapporo benché si sia marciato nelle primissime ore della mattinata giapponese, con partenza alle 5.30.
Tre gli italiani in gara. Il migliore è stato Andrea Agrusti, che ha chiuso al 23° posto. Ritirati invece Teodorico Caporaso così come Marco De Luca, alla quarta olimpiade.
A proposito di grandi vecchi in gara c’era anche il francese Yohann Diniz, mito vivente della marcia. Il 43enne, detentore del record del mondo della 50 km ( 3.32.33), tre volte campione europeo e una mondiale, ma mai a medaglia all’Olimpiade, era all’ultima gara della carriera, chiusa al, ma dopo essere stato al comando per un buon tratto, per poi staccarsi, rimontare e riportarsi sui migliori attorno al 15° km. Poi, il ritiro.
Tomala ha movimentato la corsa fin dall’inizio con un’azione condivisa con il cinese Luo, ma il polacco è riuscito a staccare i rivali già al 30° km, costringendo la concorrenza a lottare per le altre medaglie.