Il “chapa no” torna di moda nel 31° turno. Tra tanti big match non ha praticamente vinto nessuno se non la Lazio contro la sempre più in affanno Atalanta checché ne dica Gasperini. Davanti pari e patta per Inter e Napoli che si fanno raggiungere gettando reciprocamente un’ottima occasione. Nemmeno Roma e Juventus si fanno troppo male a differenza di Milan e Fiorentina che se le danno di santa ragione ma che sempre pari fanno.
E allora allacciate le cinture e gustatevi i nostri attesissimi top e flop della trentunesima giornata di serie A. Sempre con la giusta cattiveria e un pizzico di ironia, né di più né di meno. Che non guastano mai, ora che siamo finalmente in primavera, sbocciano i voti e ci avviciniamo alla Pasqua, quindi tante sorprese per buoni e cattivi! In fondo è solo un gioco… del calcio!
- Top e Flop della trentunesima giornata di serie A
- Top flop Allenatori: la cura Tudor, la noncuranza di Conceicao
- Supertop 31ª giornata: Ndoye e Bernabè la bella gioventù
- Superflop 31° turno: Musah imperdonabile, 4!
Top e Flop della trentunesima giornata di serie A
- Yildiz FLOP 5: dovrebbe accendere la luce ed invece si spegne, anzi più che spegnersi si infrange sistematicamente contro i colossi che Ranieri gli ha messo addosso spesso in raddoppio. Ali tarpate.
- Vlahovic FLOP 5: Coerente con se stesso. Per non scontentare nessuno riesce a far male con Tudor così come faceva con Motta.
- Shomurodov TOP 7: Ranieri lo manda in campo a inizio ripresa e dopo pochi minuti è al posto giusto al momento giusto. Se non è uomo della provvidenza lui, chi altri.
- Kalulu TOP 7,5: quando pensate alla parola baluardo, beh andatevi a rivedere quello che il difensore ex Milan ha fatto contro la Roma, spesso sostituendosi allo stesso Di Gregorio. Una specie di diga, di muro.
- Milinkovic Savic FLOP 4: stavolta niente miracoli, niente rigori parati e per la legge del contrappasso si impapera su una palla facile facile. Capita anche ai migliori.
- Dodo TOP 7: sforna assist che è una bellezza, quando si dice che assistere nel calcio è meglio che segnare.
- Fofana FLOP 5: canna un’altra partita, l’ennesima nonostante continui a godere di una fiducia a questo punto immotivata da parte del suo allenatore.
- Isaksen TOP 7: ci sarà un motivo per cui lo chiamano l’ammazzagrandi, stende anche l’Atalanta.
- Kean TOP 6,5: gli abbiamo tolto un voto intero perchè ok segnare sempre è un valore che va premiato ma si mangia un paio di gol altrettanto facili e questo sulla non vittoria della viola pesa eccome.
Top flop Allenatori: la cura Tudor, la noncuranza di Conceicao
- FLOP GASPERINI – CONTE – Atalanta e Napoli hanno il fiatone corto. Gli azzurri durano in tempo, a volte pure meno e poi prova a vivere di rendita. Non sempre ci riesce e anche a Bologna è arrivata la doccia gelata già rischiata col Milan settimana prima. Serve un po’ di ricarica eppure non ci son coppe dalle parti del Maradona… La Dea invece sembra soffrire di vertigini e adesso c’è lo scompenso del sogno infranto che può diventare un incubo uscendo dalle prime 4.
- TOP VIERA – in un turno in cui tutti o quasi han pareggiato lui l’ha spuntata ancora una volta, ha preso altri tre punti e se n’è volato verso una salvezza che è oramai in tasca da tempo, una vera impresa per chi al suo arrivo non ci aveva proprio creduto.
Supertop 31ª giornata: Ndoye e Bernabè la bella gioventù
In una giornata in cui i big si sono un po’ nascosti questi due baldi giovani si prendono la copertina con due gran gol. Peraltro tra loro collegati perchè fermano Napoli e Inter le prime della classe. Lo svizzero è delizioso col suo colpo di tacco che annichilisce Conte, lo spagnolo mette di giustezza il primo mattone che atterra i nerazzurri.
Superflop 31° turno: Musah imperdonabile, 4!
Ne combina una grossa che la metà bastava. Conceicao lo toglie dal campo disperato, lui si imbruttisce ma ci sta. Ha capito, è tornato in panca e ha chiesto scusa. Si impara anche e soprattutto dagli errori. Va e non sbagliare più.