L’umanità varia che ha avvertito l’urgenza di esserci per rendergli un tributo, esigua testimonianza delle emozioni donate dai suoi gol negli anni migliori, è in fila per un ultimo saluto in attesa di quella cerimonia che segnerà le’pilogo doloroso, e insperato, di questa esistenza troppo breve.
I funerali di Totò Schillaci, l’attaccante di Italia ’90 e di quel popolo di tifosi, si terranno venerdì 20 settembre alle 11.30 nella Cattedrale di Palermo, la sua città che gli sta dimostrando un amore immane.
- I funerali di Totò Schillaci venerdì 20 settembre
- La camera ardente al Barbera
- Il ricordo di Jessica e le parole della moglie
I funerali di Totò Schillaci venerdì 20 settembre
Le esequie di Schillaci, come previsto e in accordo con la famiglia, si celebreranno venerdì nella Cattedrale per accogliere quanti vorranno salutare Totò e dimostrare con un gesto, un segno, un fiore ciò che ha inciso questo giocatore inimitabile nella sua storia, nella sua esistenza.
Da quel che è stato confermato l’omelia sarà affidata all’arcivescovo Corrado Lorefice e la partecipazione delle istituzioni sarà importante, anche peer via dell’impegno politico e sociale che Schillaci ha abbracciato nel corso degli anni da giocatore e poi di ritorno nella sua Sicilia, a Palermo.
La camera ardente al Barbera
Anche oggi continua la procesione rispettosa dei palermitani e dei tifosi che hanno deciso di rendere quel patrimonio di calcio, emozioni e umanità che ha regalato Totò presentandosi alla camera ardente allestita allo Stadio Barbera, che resterà aperta fino alle 22.00 di questa sera, per rendere omaggio all’ex bomber di Juventus e Inter e legato – nella memoria collettiva – a quell’Italia meravigliosa.
Il ricordo di Jessica e le parole della moglie
Come è riuscita a scrivere, nel commovente saluto sua figlia Jessica, oggi, anche la moglie Barbara Lombardo e il figlio hanno deciso di rompere il silenzio più per testimoniare quanto sia stato avvertito e apprezzato l’affetto costante, caloroso, concreto dei tifosi, semplici estimatori di Totò, scomparso a soli 59 anni a causa di un tumore al colon.
“Siamo felici di questo amore che l’Italia e Palermo sta dando a Totò, lui se lo meritava, ha fatto veramente tanto – afferma sua moglie -. Se ci aspettavamo tutta questa gente? Sì, ci fermavano per le strade di Palermo, l’affetto l’abbiamo sempre sentito, anche all’ospedale da parte dei medici che hanno fatto tutto il possibile e oggi sono venuti qui per dargli l’ultimo saluto”.
Anche Mattia, suo figlio, ha desiderato esprimersi ai microfoni, pur provato nella sofferenza di queste ore, tratteggiando alcuni aspetti del carattere generoso del padre:
“Purtroppo la mancanza di papà si sentirà – dice -, ci fa piacere che la gente venga qui a salutare e confortarci in questo momento terribile. Era una persona umile, per noi sarà sempre un punto di riferimento. Non era solamente un padre, era uno dei miei amici. Porterò tanti insegnamenti e ricordi di quando ero piccolo, mi ha insegnato a lottare sempre, a riuscire con le mie forze a superare gli ostacoli, anche se non con le parole, lo faceva con i suoi gesti. Lui ha fatto sempre così. Le Notti Magiche? Per papà e per l’Italia è stato uno dei periodi più belli a livello calcistico”.
Oggi alle 11:30 nella Cattedrale di Palermo, come anticipato, un saluto dovuto e necessario a Totò Schillaci. Quell’uomo capace di rinascere e mutare, con la capacità dimostrata di riscrivere un presente forse già stabilito per altri. Non per lui, sul campo e tra la sua gente, al Cep, a Palermo.