Che qualcosa si fosse rotto, come suggerisce in quest’intervista l’investigatore privato per antonomasia Ezio Denti, lo si era intuito. Ilary Blasi, stando a quanto ha ribadito, avrebbe investito 75 mila euro per avvalersi delle prestazioni dell’investigatore privato che per tre mesi ha spiato, pedinato e fotografato Francesco Totti.
Materiale che sarebbe stato accumulato da parte del noto detective, per certificare la relazione dell’ex marito della Blasi con la sua attuale compagna, la flower designer Noemi Bocchi. E che l’avvocato di Ilary, Alessandro Simeone, si è apprestato a smentire con una nota valevole anche come richiesta di rettifica, inviata a Dagospia.
- Le rivelazioni di Denti: Ilary lo ha pagato 75mila euro
- Il messaggio scovato da Totti sullo smartphone
- Il mistero delle cimici in auto
- La smentita dell'avvocato Simeone
- Totti e Noemi, relazione di dominio pubblico
- L'udienza del 14 ottobre: l'inventario di Ilary
Le rivelazioni di Denti: Ilary lo ha pagato 75mila euro
Ezio Denti, 64 anni, consulente in innumerevoli processi, noto nell’ambiente della Capitale e oltre per la sua discreta ma puntuale abilità investigativa ha rilasciato un’intervista al settimanale Nuovo che restituisce ulteriori elementi di interesse, in questa guerra dei Rolex e delle borse, a ridosso dell’udienza del 14 ottobre presso il tribunale civile, primo capitolo della separazione tra gli ex coniugi Totti.
Il messaggio scovato da Totti sullo smartphone
Stando al racconto di Denti, l’incarico che gli è stato affidato da Ilary si è articolato in circa tre mesi, dal 22 aprile a luglio inoltrato per raccogliere materiale utile a comprendere se Totti avesse intrecciato o meno un rapporto con una nuova compagna.
L’incontro con Ilary, in albergo, sarebbe avvenuto in un hotel romano di pomeriggio: un messaggio lo avrebbe innescato, una sorta di codice tra committente e investigatore, lo stesso messaggio letto anche dal capitano sullo smartphone della Blasi e del quale ha parlato nell’intervista rilasciata a Aldo Cazzullo:
“Sono arrivato, ti aspetto in hotel”, il testo che l’investigatore rivendica.
Totti, Bernadini de Pace, Blasi
Il mistero delle cimici in auto
Si è avvalso della più moderna tecnologia, ma niente cimici come invece avrebbe detto Totti nella famosa intervista al Corsera, e per una ragione specifica: l’esperienza e la conoscenza delle implicazioni lo porterebbero al centro di una pericolosa situazione:
“Quelle possono essere posizionate soltanto dalla Polizia Giudiziaria o su mandato di una magistrato”, la precisazione del detective che ha ammesso di aver piazzato un Gps sull’auto di Totti. “Non è assolutamente possibile. Le cimici possono essere posizionate soltanto dalla Polizia giudiziaria e su mandato di un magistrato. Come investigatori noi possiamo invece installare i Gps sulle auto, all’esterno, così possiamo seguire gli spostamenti di un marito presunto fedigrafo. E così è stato per Totti”.
Ma Denti oltrepassa il confine tra fatti e opinione e si avventura in una considerazione personale che scaturisce, come per altri stupiti dalla presunta somiglianza tra Ilary e Noemi, da quanto siano simili:
“Succede, soprattutto se non si tratta di un’avventura. Nel caso di Totti mi sento di dire che è ancora innamorato della moglie. Penso che abbia intrecciato un’altra relazione perché sentiva che con Ilary ormai si era rotto qualcosa”. Insomma, si torna punto e a capo.
Ilary Blasi
La smentita dell’avvocato Simeone
Ilary ha deciso di negare e di chiedere, attraverso il suo legale la rettifica di quanto affermato in quel contenuto. Il legale ha mandato una lettera a Dagospia per spiegare come stanno davvero le cose. Messaggio pubblicato sul noto sito e che riporta quanto segue:
“Caro Dago, in nome e per conto della Signora Ilary Blasi, ti indico quanto segue” inizia così la lettera dell’avvocato Alessandro Simeone. “Quest’oggi hai ripubblicato l’intervista che risulta rilasciata dal Signor Ezio Denti al settimanale “Nuovo”, nella quale si afferma che la mia assistita lo avrebbe ingaggiato, nel mese di aprile 2022, per effettuare indagini sul Signor Francesco Totti. La notizia è semplicemente falsa”.
“Ilary Blasi, infatti: non ha mai avuto rapporti con il Signor Denti; non ha mai incontrato il Signor Denti per conferirgli un incarico; non ha mai incaricato il Signor Denti, tantomeno per effettuare quanto lo stesso indica nell’intervista; non ha mai pagato 75mila euro per effettuare investigazioni sul marito” un quadro ben preciso in cui l’avvocato specifica che tra Blasi e Denti non c’è mai stato neanche un contatto.
“Il Signor Denti – si legge ancora – è già stato diffidato dall’accostare la propria attività professionale al nome della Signora Blasi. Si tratta, in sostanza, dell’ennesima fake news, probabilmente diffusa con il fine di profittare indebitamente del risalto mediatico della vicenda. Confido nella tempestiva pubblicazione di questa mia comunicazione, da valere anche come rettifica.
Totti e Noemi, relazione di dominio pubblico
Dalla sua, Totti come aveva ammesso nella famigerata intervista al Corsera aveva scoperto la cosa solo da terze persone affidando a quelle dichiarazioni dei contenuti molto forti, aggressivi.
Non che oggi se ne curi: la relazione con Noemi Bocchi è di pubblico dominio: cene all’Isola del Pescatore, feste di compleanno, serate danzanti e allegre con la nuova compagna al fianco e la consueta cricca, tra cui spicca l’amico pr Alex Nuccetelli che in una prima fase sembrava quasi avesse ricevuto l’incarico di spiegare le sue ragioni, quando era ancora in un assoluto silenzio.
Durante la seratona romana non molto distante da casa di Noemi e dalla presunta nuova dimora che avrebbe scelto Totti, che potrebbe cedere e lasciare la villa del Torrino a Ilary, il cantante Gianluigi Lembo gli ha dedicato «Ti amo» di Umberto Tozzi, «Tristezza per favore vai via» per toccare, poi, l’apice con l’immancabile «Grazie Roma», immancabile in sua presenza.
Prove da nuova famiglia, nonostante le vicende con i rispettivi ex estremamente delicate e dolorose, come sempre in un’aula.
L’udienza del 14 ottobre: l’inventario di Ilary
Venerdì 14 ottobre, in tribunale, si consumerà la prima udienza (sebbene si tratti di quella presso il tribunale civile) per comprendere se dell’inventario steso dalla Blasi tornerà indietro qualcosa: le celebri borse da collezione, scarpe, cinture, gioielli, beni personali dei quali vorrebbe la restituzione come di poter disporre della Smart, che usa abitualmente peer muoversi a Roma, pur intestata all’ex marito, più la meravigliosa dimora che adesso occupano entrambi.
E che consente solo di non incontrarsi. Per comunicare si limitano a messaggi. Ed è quel che resta di questi vent’anni che sono svaniti così, sotto il cielo di Roma.