Oltre alla separazione Totti-Blasi, che la investe quasi direttamente Noemi Bocchi, attuale compagna del per sempre capitano della Roma vive una vicenda processuale personale dolorosa e forse addirittura drammatica.
La storia del matrimonio tra Noemi Bocchi, 34 anni, e l’ex marito imprenditore, oggi al centro di un processo penale nel quale l’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia. Accuse gravi, che sono state dettate da una vicenda della quale oggi emergono ulteriori dettagli.
- Noemi Bocchi e Caucci: la denuncia per maltrattamenti
- Il matrimonio di Noemi Bocchi
- La notte dell'aggressione subita da Noemi Bocchi dall'ex marito
- La decisione di denunciare Caucci
Noemi Bocchi e Caucci: la denuncia per maltrattamenti
Di questa storia processuale, si è trattato quando Noemi comparve a Piazzale Clodio qualche settimana addietro: le tappe della vicenda sono ripercorse nella denuncia depositata dalla attuale compagna dell’ex capitano della Roma, Francesco Totti, nel settembre del 2019, nove anni dopo il matrimonio celebrato a Tivoli, dove Caucci, nato a Roma, vive già da tempo e vanta interessi di natura imprenditoriale.
Noemi Bocchi in compagnia di Totti
Il matrimonio di Noemi Bocchi
All’epoca, Noemi, ha appena 24 anni: ha studiato alla Lumsa, è una giovane intraprendente che ambisce anche a una realizzazione professionale.
“Caucci ha preteso da subito che interrompessi gli studi e mi ha impedito di intraprendere qualsiasi attività lavorativa. Disse che mi sarei dovuta occupare della famiglia e che in ogni caso il mio reddito sarebbe stato irrilevante rispetto al budget del menage familiare”, riporta l’edizione odierna del Corriere della Sera.
Caucci, che nel mondo del calcio ha la sua qualifica e un ruolo codificato per via della funzione di team manager della squadra di calcio locale, appartiene a una facoltosa famiglia estremamente nota nella Capitale che da circa un secolo commercia marmo in Italia e all’estero, proprietaria di alcune cave a Guidonia – poco distante da Roma e dalla stessa Tivoli – e Carrara.
Nonostante queste premesse, delle quali Noemi forse sottovaluta la rilevanza nel quadro della sua realizzazione professionale, si celebrano le nozze e nascono due bambini tra il 2011 e il 2014, che vivono ad oggi con lei nella loro abitazione in zona Cortina d’Ampezzo, a Roma.
La notte dell’aggressione subita da Noemi Bocchi dall’ex marito
Dopo alcuni anni, i rapporti tra i coniugi Caucci si raffreddano fino a diventare tesi e nel 2017 si consuma una grave rottura. Noemi Bocchi, ribadisce il Corsera, riconduce questa frattura con il marito e il suo cambiamento a un grave lutto che colpisce l’imprenditore, che “ha cominciato ad allontanarsi da me e dai figli, portando in casa un clima di totale assenza di rapporto e dialogo, dicendo che ormai la sua vita non aveva più senso”.
Poi, nel novembre dello stesso anno, si consuma l’avvenimento che muta la loro relazione e sancisce la fine del matrimonio. O l’inizio del suo epilogo: Caucci esce di casa “improvvisamente, lasciandomi da sola con i nostri figli”.
“Come è immaginabile io avrei preferito mantenere un rapporto quanto più civile con mio marito”, scrive ancora Bocchi nella denuncia. Ma “dopo mesi infruttuosi poiché non mi dava alcun contributo” lei deposita un ricorso per separazione giudiziale. “Mio marito ha cominciato a farmi mille pressioni per accettare le sue condizioni, promettendomi che non mi avrebbe fatto mancare nulla, come nulla sarebbe mancato ai nostri figli”. Nell’aprile del 2019, Noemi e Caucci arrivano a un accordo consensuale in base al quale Caucci dovrà versare 1.250 euro al mese per ciascun figlio (cosa che poi non sempre avverrà).
A distanza di pochi giorni, però la notte del 1° maggio, Caucci la chiama con insistenza al telefono: a casa sua si è fermato a dormire un amico che lei invita ad andare via, temendo le reazioni dell’ex marito alla sua vista.
L’ex arriva e comincia a citofonare in continuazione senza interrompersi, malgrado la richiesta di Noemi di allontanarsi per via della presenza dei bambini. Quindi Caucci – sempre stando a questa ricostruzione – la minaccia di “non staccarsi dal citofono”: una volta avuto accesso all’abitazione dell’ex moglie stando alla denuncia le mette le mani al collo, la strattona. Noemi Bocchi si rifugia in bagno, Caucci urla e minaccia di buttare giù la porta e infine la aggredisce e all’alba si allontana.
Noemi Bocchi allo stadio
La decisione di denunciare Caucci
Stando a quanto precisa il Corsera, a seguito di quella notte drammatica messa a referto medico da Noemi, l’ex marito le chiede un incontro e dopo aver negato e infine ammesso le sue responsabilità, chiede perdono. Bocchi non si ferma e decide di rivolgersi alle istituzioni e sporgere denuncia, con tanto di referto:
“Quello che ho subito è gravissimo”.
Caucci, davanti al magistrato, deve difendersi anche come si legge nel capo di imputazione citato dal quotidiano, “dall’aver violato gli obblighi di assistenza morale e materiale legati alla potestà genitoriale, serbando una condotta contraria alla morale delle famiglie, in particolare disinteressandosi, dopo essersi allontanato dal domicilio familiare, dei figli minori”.