Follia ultras in Grecia. La vigilia del preliminare di Champions League tra Aek Atene e Dinamo Zagabria è stata macchiata dagli scontri avvenuti tra tifosi che hanno causato un morto, otto feriti, di cui alcuni gravi, e ben 98 arresti. È successo nella serata di ieri fuori all’Opap Arena, nel sobborgo di Nea Filadelfia, ad Atene.
- Notte d'inferno nella capitale greca: si scatena la violenza ultras
- Tragedia ad Atene: ucciso a coltellate un tifoso dell'Aek
- La sfida di Champions macchiata dal sangue: pioggia di arresti
- La violenza e il calcio greco: una questione che si trascina da anni
- L'Uefa non fa giocare la partita, rinviata a data da destinarsi
Notte d’inferno nella capitale greca: si scatena la violenza ultras
Secondo quanto riferisce l’emittente greca ‘Ert’, un gruppo di 100-120 tifosi della Dinamo Zagabria ha raggiunto Atene via terra, nonostante il divieto di trasferta imposto dalla Uefa. Il sospetto delle forze dell’ordine è che abbiano agito in base a un piano organizzato nei minimi dettagli, dandosi poi appuntamenti con gli ultras di un’altra squadra greca presso una stazione. Una volta riunitisi, si sono diretti in treno verso Nea Filadelfia, danneggiando auto in sosta e vetrine dei negozi e dando alle fiamme i cassonetti dell’immondizia.
Tragedia ad Atene: ucciso a coltellate un tifoso dell’Aek
Quando le due tifoserie sono venute a contatto nei pressi dello stadio dell’Aek Atene, ad avere la peggio è stato un 29enne tifoso della squadra di casa. In base a quanto riferito, il giovane è morto a causa delle “ferite multiple” causate da un oggetto appuntito. Inutili i tentativi dei soccorsi: per il sostenitore dell’Aek non c’è stato nulla da fare. E le notizie drammatiche non finiscono qui: tra i feriti ci sarebbe anche un minore, colpito alla testa con un sasso.
La sfida di Champions macchiata dal sangue: pioggia di arresti
Sono già 98 gli arresti effettuati dalla polizia greca. Manette ai polsi non solo per croati e greci, ma anche per un austriaco, un bosniaco, un albanese e un tedesco. Le forze dell’ordine sono riusciti a sedare a fatica la violenza: le due parti, infatti, hanno fatto ricorso a razzi, molotov, spranghe e sassi.
Uno scenario di guerra, insomma. Continuano le indagini per individuare altri responsabili coinvolti in quella che è stata una notte di sangue alla vigilia della sfida di Champions League e l’ennesima sconfitta per il calcio. In particolare, la polizia è intenzionata a scovare i complici greci, che hanno supportato il raid degli ultras della Dinamo.
La violenza e il calcio greco: una questione che si trascina da anni
Questo è solo l’ultimo degli episodi violenti avvenuti in Grecia. Pensate: nel 2015 il governo allora guidato da Alexis Tsipras arrivò a sospendere il campionato per i reiterati scontri tra tifosi, tra cui quelli particolarmente gravi in occasione del derby di Atene tra Panathinaikos e Olympiacos.
In un’altra circostanza, invece, l’inizio del torneo ellenico fu posticipato di una settimana proprio per il timore di possibili incidenti. Addirittura, nel 2016, la Coppa Nazionale fu interrotta in semifinale, in seguito al lancio di razzi in campo e agli scontri tra polizia e tifosi durante la sfida tra Paok Salonicco e Olympiacos.
L’Uefa non fa giocare la partita, rinviata a data da destinarsi
A seguito di quanto accaduto l’Uefa ha deciso di non far giocare il match stasera: la partita verrà recuperata venerdì 18 o sabato 19 agosto mentre il ritorno resta programmato per martedì 15 agosto.