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FIFA e UEFA contro il Governo italiano sulla nuova Authority: dura mail alla FIGC, Gravina difende la Covisoc

Il numero uno della Federcalcio svela la richiesta dei massimi organismi del calcio sulla nuova Authority e non nasconde i propri dubbi, difendendo a spada tratta la Covisoc

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

FIFA e UEFA contro il Governo sulla nuova Authority del calcio italiano che, a loro dire, andrebbe contro il principio di autonomia della sport. A rivelare la dura presa di posizione dei due massimi organismi del calcio mondiale ed europeo è il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, intervenuto nel corso dell’audizione dinanzi alla nuova Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche istituita dal Dl Sport.

Dura mail di FIFA e UEFA alla FIGC

Continua a scatenare polemiche la decisione del Governo di istituire una nuova Agenzia per la vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche. Una situazione che nelle ultime ore ha portato anche FIFA e UEFA a esporsi in modo contrario e netto con un messaggio chiaro alla FIGC.

Intervenuto dinnanzi alla Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche, il Presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ha annunciato, infatti, di aver ricevuto dai due organismi del calcio mondiale ed europeo una mail durissima che boccia su tutta la linea la proposta del Governo.

Senza giri di parole, il numero uno dalla Federcalcio ha spiegato: “Nelle scorse ore, ci è arrivata una mail molto severa da FIFA e UEFA, nella quale ci hanno invitato a fare pressione sul Governo affinché si faccia un passo indietro su questo provvedimento, considerato in violazione ai principi dell’autonomia dello sport sanciti dalle sentenze della Corte costituzionale”.

I dubbi di Gravina sull’Authority voluta dal Governo

Gravina ha aggiunto: “Questa commissione dovrebbe entrare in vigore nella stagione 2025/2026, pertanto non riusciamo davvero a capire dove siano i requisiti di urgenza. Si tratta, tra l’altro, di una norma che viola i principi dell’economia di mercato, in cui vedo una disparità di trattamento rispetto ad altri settori dell’economia del nostro Paese. Si istituisce, così, una struttura burocratica centralizzata e governativa da tutti i punti di vista. Una struttura per niente agile e con cui non riusciamo davvero a capire come si possa dialogare”.

Gravina difende la Covisoc

“La Covisoc – ha rincarato la dose Gravina – è uno strumento che riteniamo funzioni perfettamente dal 1987 e abbia portato risultati straordinari, con un costo di 400mila euro per le funzioni di ammissione ai campionati e di controllo. Oggi, invece, si introduce una Commissione da 3,5 milioni di euro“.

“Senza contare che il compito di verifica, svolto dalla Covisoc secondo parametri approvati dalla Figc e dal Coni, ha fatto sì che nella storia del calcio italiano non ci sia mai stata una società che non sia arrivata al termine del campionato. Che ci sia necessità di criteri più stringenti nell’ambito delle licenze nazionali siamo d’accordo, ma lo strumento che è stato scelto è completamente sbagliato“, ha concluso Gravina.

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